
i carabinieri al lavoro
Vigevano (Pavia), 13 febbraio 2021 - Non si trova il corpo di Filippo Incarbone, il camionista 49enne residente a Vigevano che secondo gli inquirenti è stato ucciso per un debito di droga non pagato e poi gettato nel Ticino. Le ricerche sono proseguite anche ieri nel tratto vigevanese del fiume, nella zona della Buccella e poco più a valle, con l’impiego di sommozzatori e droni dei vigili del fuoco. Alle 16,30 sono state sospese e proseguiranno nei prossimi giorni, ma le speranze sono ridotte, perché dal giorno del delitto, commesso intorno al 4 gennaio, sono passati già una quarantina di giorni.
Oggi invece saranno interrogati dal gip di Pavia i due pregiudicati vigevanesi di 31 e 44 anni, Michael Mangano e Gianluca Iacullo, fermati giovedì con l’accusa di omicidio. Solo Iacullo (che ha già ammesso le proprie responsabilità) ha risposto alle domande del pm Paolo Mazza, mentre Mangano si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ieri il pm ha depositato al gip la richiesta di convalida e di misura cautelare per entrambi, con le accuse di omicidio volontario e sottrazione di cadavere. Intanto si cerca ancora l’arma del delitto, una mazzetta da muratore con la quale Incarbone sarebbe stato colpito: per gli inquirenti è stata gettata nel fiume insieme al corpo, ma non escludono che possa essere nella casa di Mangano, che martedì sarà setacciata dai carabinieri del Ris di Parma.