Stipendi di febbraio non pagati. Presidio di protesta negli uffici della Moreschi

I sindacati: l’agitazione proseguirà finché non avremo risposte concrete

Stipendi di febbraio non pagati. Presidio di protesta negli uffici della Moreschi

Stipendi di febbraio non pagati. Presidio di protesta negli uffici della Moreschi

Un nuovo presidio. Questa volta all’interno degli uffici dell’azienda per rivendicare il diritto allo stipendio del mese di febbraio che non è stato ancora corrisposto. Ieri mattina i 59 dipendenti delle Moreschi di Vigevano, per i quali da alcune settimane la proprietà ha avviato la procedura di licenziamento collettivo, hanno messo in atto una nuova protesta. Quello che i dipendenti chiedono sono risposte in ordine al pagamento delle retribuzioni di febbraio e dell’ultima rata del Tfr. I dipendenti che erano stati licenziati lo scorso luglio ne devono ricevere ancora due nonostante per questi ultimi siano già stati notificati i decreti ingiuntivi. "L’azienda ha dato come sempre risposte generiche – si legge in una nota delle organizzazioni sindacali – parlando in modo vago di “prossimi giorni“, un atteggiamento che dimostra una scarsa considerazione delle lavoratrici e dei lavoratori che sono davvero arrivati all’esasperazione. Questa nuova protesta riguarda gli uffici: li presidieremo sino a quando non otterremo risposte concrete e credibili". La scorsa settimana sulla situazione della Moreschi, l’ultimo brand di rilievo mondiale che produceva ancora in città, si è tenuto un Consiglio comunale aperto nel quale è stato fatto il punto della situazione. "Questa battaglia non è ancora finita", hanno detto i sindacati che intendono portare la vertenza sino ai misteri del Lavoro e del Made in Italy a Roma. Intanto si lavora su due direttrici: una che punti al rilancio del comparto che coinvolga gli imprenditori e le aree calzaturiere della Lombardia e proprio in questo senso una prima riunione è già stata messa in agenda per il prossimo 27 marzo tra Comune, Provincia, Città metropolitana di Milano, oltre alle forze sindacali e agli imprenditori, l’altra mirata alla situazione degli operai della Moreschi provando a tentare di mantenere la produzione a Vigevano.

Una eventualità remota, visto che l’azienda ha parlato esplicitamente di voler trasferire altrove le lavorazioni e alla luce del fatto che lo stabilimento è stato ceduto ad un soggetto terzo che potrebbe destinarlo ad altre attività. In subordine le organizzazioni sindacali hanno chiesto l’impegno del sindaco per mantenere quell’area, che di fatto verrà completamente dismessa, a destinazione industriale. Una richiesta alla quale, seppur al momento in modo informale, il sindaco Andrea Ceffa si è detto favorevole.

U.Z.