
La tregua è stata firmata ieri durante l’incontro che Cgil, Cisl, Uil e Fials hanno avuto con i vertici davanti al Capo di gabinetto Cecilia Nardelli Ora i sindacati atttendono una proposta dall’azienda per metà settembre
Le bandiere rimangono al loro posto, ma lo stato d’agitazione all’Irccs Maugeri è sospeso. La decisione è stata presa ieri mattina durante l’incontro che le organizzazioni sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Fials) e i vertici del gruppo hanno avuto davanti al Capo di gabinetto della Prefettura Cecilia Nardelli.
Per circa tre ore le parti si sono confontate sviscerando tutti i problemi che i lavoratori accusano e che, in alcuni casi, li portano ad allontarsi dall’azienda per cui si sono anche sacrificati al punto di rinunciare a una parte dello stipendio per uscire da un momento di difficoltà. "Quando però sono stati erogati i premi – hanno sottolineato i sindacati – sono stati privilegiati alcuni a scapito di altri. Non solo: coloro che hanno ricevuto il bonus sono soprattutto amministrativi, quando la nostra è un’azienda sanitaria".
A far firmare la tregua è stata la promessa da parte dell’azienda di programmare una contrattazione di secondo livello che dovrà prevedere anche una quota economica. "L’azienda dovrà formularci una proposta a metà settembre – hanno proseguito le organizzazioni sindacali – e noi la valuteremo, poi si deciderà". Se la proposta sarà ritenuta congrua alla luce della perdita del potere d’acquisto che i lavoratori hanno accusato soprattutto negli ultimi tempi, sarà firmato un accordo.
Altrimenti si arriverà anche allo sciopero, che potrebbe coincidere con l’astensione dal lavoro proclamata a livello nazionale per il 23 settembre. Nell’attesa l’azienda ha garantito la predisposizione di una piattaforma programmatica per far fronte alle esigenze e alle aspettative dei lavoratori e i sindacati hanno deciso di darle fiducia, credendo che sarà rispettato l’impegno. In questo lasso di tempo quindi l’attività all’interno delle strutture procederà regolarmente perché i sindacati hanno voluto dimostrare di non avere preclusioni e di offrire un segnale d’apertura, anche se quei premi risultato erogati ad alcuni del settore amministrativo bruciano come sale su una ferita. "Certamente l’azienda può decidere di premiare chi vuole – hanno detto i sindacati al Capo di gabinetto – Ma di queste premialità dieci hanno riguardato il personale amministrativo e una il personale sanitario. Il valore medio lordo erogato è stato di 5.100 euro e non si è trattato di premi collegati a obiettivi bensì ad personam".