
I carabinieri
Vigevano (Pavia), 4 settembre 2021 - Anche la caserma sede della Compagnia carabinieri di Vigevano, in via Castellana, ora ha "Una stanza tutta per sé". E' stata inaugurata infatti questa mattina la "stanza rosa", realizzata grazie alla sponsorizzazione del Soroptimist Club Lomellina, per accogliere in un ambiente non solo riservato ma il più possibile rassicurante, le cosiddette vittime vulnerabili, in particolare donne che vogliono denunciare violenze e abusi. L'iniziativa rientra nel progetto nazionale promosso da Soroptimist International Italia in collaborazione con l'Arma dei carabinieri, per la creazione di apposite stanze per audizioni, come quella già presente anche al Comando provinciale di Pavia in piazza San Pietro in ciel d'oro.
Qusta mattina alle 10.30 il taglio del nastro della nuova 'stanza rosa' a Vigevano, alla presenza del vescovo Maurizio Gervasoni, della presidente del Club Lomellina del Soroptimist Italia, Enrica Vaccari Gallo, e del comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Luciano Calabrò. A seguire, nell'auditorium "San Dionigi" di Vigevano, è stato presentato il progetto, alla presenza anche del vice prefetto vicario Lucrezia Loizzo, del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa e di altri primi cittadini della Lomellina, insieme a rappresentanti delle forze di polizia, dell'associazione Kore e di vari club della zona.
"Le statistiche concernenti gli episodi legati al fenomeno della 'violenza di genere' - spiegano i carabinieri - sembrano evidenziare, sotto l'aspetto dell'asettico dato numerico, un incremento degli eventi anche in provincia di Pavia, dovuto certamente anche alle criticità causate dal 'lockdown' della recente pandemia, nel corso del quale la forzata convivenza ha fatto emergere ancora di più le situazioni di disagio negli ambiti familiari. L'analisi dei reati consumati in questa provincia evidenzia altresì che l'aumento delle denunce, seppur apparentemente un dato negativo, è la conseguenza di una sempre maggior consapevolezza nelle vittime e di una fiducia, acquisita anche grazie all'opera di associazioni e centri antiviolenza che sempre più spesso forniscono un qualificato aiuto alle vittime, sostenendole anche nei contatti con le forze dell'ordine e nel percorso giudiziario".