
Il tribunale di Pavia
Pavia, 23 aprile 2025 – E’ comparsa davanti al giudice la coppia che, fino al momento in cui non è stata arrestata, ha tenuto in scacco un’intera palazzina Aler della zona di San Lanfranco a Pavia. Stalking, aggressione, atti persecutori e lesioni sono i capi d’imputazione di cui i due devono rispondere.
E, proprio mentre Lorenza Secondi, la donna che si è ritrovata un coltello puntato alla gola quando è andata in cortile a buttare una bottiglia di olio raccontava che cosa è accaduto nei mesi scorsi, l’uomo, Maurizio Caruso di 44 anni, ha dato in escandescenze. Davanti al giudice è tornato a minacciare di morte la vicina. “Ti ammazzo, ti faccio saltare il cervello” ha urlato in aula prima di esse allontanato per decisione del giudice, che a sua volta in una precedente udienza aveva ricevuto minacce di morte. “Ti sei inventata tutto – ha detto Caruso rivolgendosi alla sua accusatrice -. I certificati medici che hai prodotto sono falsi”.
Da anni, infatti, la donna si sta curando a causa delle persecuzioni subite che l’hanno costretta a cambiare il proprio stile di vita. “Ho paura di andare a trovare mia madre ospite di una Rsa – ha raccontato la donna -, tremo quando devo andare a fare la spesa ed evito anche di portare a spasso i cani. Esco soltanto per andare a lavorare perché non posso evitare di farlo e non invito mai nessuno a casa. Anche ora che la coppia è in carcere, non mi sento tranquilla, ho sempre paura che escano dalla porta e mi aggrediscano di nuovo”.
Mentre Lorenza Secondi testimoniava, la compagna di Caruso, Viviana Panzarini piangeva mostrandosi pentita. L’avvocato difensore della coppia ha chiesto che vengano sottoposti a perizia psichiatrica.