Vigevano, un altro sparo: è il secondo uomo colpito nella notte

Un 30enne residente a Vigevano trovato morto nel Piacentino dopo che l’altra sera a Barbianello era stato scoperto uno straniero in fin di vita

carabinieri

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Vigevano, 30 aprile 2022 - C’è l’ombra del mercato della droga dietro quello che potrebbe essere un omicidio. A perdere la vita è stato un giovane marocchino con piccoli precedenti appunto per droga, e che avrebbe lui stesso avuto problemi con la droga. Il 30enne risiedeva con la famiglia a Vigevano, ma non era noto alle forze dell’ordine della provincia. Per i suoi traffici era infatti solito spostarsi tra le campagne del Milanese e della provincia di Piacenza. Era quella forse la “sua“ zona.

E proprio sulle colline del Piacentino, in un’area isolata, a Tabiano di Lugagnano Val d’Arda, il giovane è stato trovato cadavere, ucciso da un colpo d’arma da fuoco. Il corpo era riverso a terra, sul ciglio dei tornanti di una strada comunale. Ma come sia potuto accadere, è una vicenda avvolta nel mistero. Un mistero che le indagini dei carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola e del Comando provinciale di Piacenza, coordinate dal pubblico ministero Matteo Centini, stanno provando a chiarire. Partendo dai contorni del delitto, che molto probabilmente si è consumato nell’ambito dello spaccio di droga.

Un regolamento di conti finito con un colpo di arma da fuoco sparato nell’addome del 30enne. Resta da verificare se si sia consumato proprio nel luogo dove è stato ritrovato il cadavere oppure se l’uomo possa essere stato ucciso altrove e poi portato e abbandonato sulla strada collinare in un’altra regione, ma nel territorio che frequentava per i suoi traffici e dove è stato ritrovato casualmente l’altra sera.

Il delitto sembra avere molti punti in comune con quanto accaduto qualche sera fa a Barbianello, piccolo centro collinare del Pavese dove un altro uomo è stato trovato in fin di vita. Abbandonato davanti a un cancello attorno all’ora di cena forse per avere la certezza che venisse ritrovato e soccorso. Così è stato. Il giovane – che in questo caso forse è originario dell’Europa dell’Est e ha un’età compresa tra i 20 e i 30 anni, e non aveva con sé documenti – è stato trasportato nel reparto di Rianimazione del Policlinico San Matteo e ricoverato. È probabile che anche quell’agguato sia maturato nel mondo del traffico di stupefacenti. Forse anche in questo caso un regolamento di conti, avvenuto tra bande rivali in una delle cascine dell’Oltrepo abbandonate e trasformate in basi per lo spaccio.

Secondo alcuni testimoni l’uomo avrebbe avuto un incidente a pochi chilometri dal luogo dove è stato trovato. Forse mentre cercava di fuggire si è schiantato con la macchina che stava guidando, andando a sbattere contro un palo a Campospinoso; successivamente sarebbe stato prelevato dai suoi inseguitori, che potrebbero averlo picchiato e poi ferito alle gambe a colpi di arma da fuoco. Probabilmente lo scenario – ipotizzano gli inquirenti dalle prime indagini – è quello di una rappresaglia tra etnie diverse che si contendono lo spaccio sulle colline e che non volevano ammazzare il malcapitato, ma soltanto dargli una lezione e forse liberarsi di lui.