Voghera (Pavia), 27 dicembre 2022 - "Noi cittadini e cittadine di Ultima Generazione paghiamo le conseguenze delle nostre azioni. Siamo consapevoli di ciò che facciamo e ce ne assumiamo la responsabilità, agendo pacificamente a viso scoperto, sempre".
Simone Ficicchia, 20enne di Voghera, è stato convocato dal Tribunale di Milano, su richiesta della Questura di Pavia, all'udienza che si terrà il prossimo 10 gennaio per discutere l'applicazione di misure di sorveglianza speciale. Il giovane era tra i cinque attivisti del blitz dello scorso 7 dicembre al Teatro alla Scala di Milano e già lo scorso luglio partecipò all'azione di protesta agli Uffizi di Firenze, incollandosi al vetro di protezione della Primavera del Botticelli.
Dopo le ripetute denunce dalla Questura di Pavia è stata dunque proposta una misura di sorveglianza, che verrà discussa in udienza al Tribunale di Milano. "Nella citazione del Tribunale di Milano - spiega il comunicato stampa di Ultima Generazione - si parla di Simone come di 'soggetto socialmente pericoloso', 'denunciato e condannato più volte'. Questo elemento non corrisponde al vero: al momento non è presente, infatti, alcun processo in corso a lui riferito e mai c'è stata alcuna condanna, neppure come decreto penale. La resistenza a pubblico ufficiale di cui si parla è, in verità, la resistenza passiva adottata da sempre nella maniera più rigorosa dai partecipanti alle azioni nonviolente, promosse dalla campagna di Ultima Generazione".
"Questa proposta di misure di prevenzione - commenta Gilberto Pagani, avvocato di Simone Ficicchia - è un atto eminentemente politico, che proviene direttamente da una Questura, cioè dal ministero degli Interni e dal Governo. Agendo in tal modo questi organismi pubblici manifestano quanto stia loro a cuore la salvaguardia dell'ambiente e il futuro dell'umanità. Siamo oltre la criminalizzazione del dissenso: qui è in gioco non soltanto il diritto di esprimere le proprie opinioni ma la sopravvivenza dell'umanità sul nostro pianeta".
Ultima Generazione sta organizzando per martedì 10 gennaio, dalle ore 10, davanti al Tribunale di Milano, "un presidio partecipato e festoso, perché, come Simone, non ci lasceremo intimidire".