Rapina e violenza a due escort Gli arrestati restano in carcere

Rapina e violenza a due escort  Gli arrestati restano in carcere

Rapina e violenza a due escort Gli arrestati restano in carcere

Uno si è avvalso della facoltà di non rispondere, l’altro ha fornito una versione dei fatti che evidentemente non ha convinto il giudice, che convalidando gli arresti ha disposto per entrambi la custodia cautelare in carcere. Restano dunque nella casa circondariale pavese di Torre del Gallo, in attesa di giudizio, sia Giuseppe Tarascio, 49enne senza fissa dimora, accusato di rapina in concorso, sia Moustapha Ndiaye, 34enne di nazionalità senegalese residente a Voghera, accusato, oltre che della stessa rapina, anche di violenza sessuale.

Entrambi erano stati arrestati dai carabinieri di Voghera dopo l’allarme ricevuto dai residenti in un palazzo di via Sturla, lanciati per le urla delle vittime. Due escort di nazionalità cinese, che dopo aver concordato online un appuntamento erano infatti state rapinate e, una delle due, costretta anche a un rapporto sessuale contro la sua volontà. Il 34enne senegalese ha preferito non rispondere al magistrato in sede di udienza di convalida, nella quale il 49enne italiano avrebbe invece fornito una ricostruzione che scaricherebbe ogni responsabilità sull’altro arrestato. In base alla sua ricostruzione, infatti, lui non sarebbe neppure entrato nell’appartamento delle escort, salito sulle scale solo dopo aver sentito le urla. E avrebbe aperto lui il portone ai carabinieri, ai quali ha anche subito consegnato un cellulare che aveva raccolto da terra, pensando che fosse del senegalese al quale era caduto, mentre era di una delle due escort rapinate. I due si sarebbero incontrati in un bar a Voghera solo poche ore prima di andare dalle prostitute cinesi, rapinate dei soldi trovati in tasca al 34enne.

Stefano Zanette