Pavia, due fratelli gestivano giro di prostituzione: condannati

Un business illecito di famiglia, sulle spalle di tre ragazze costrette a vendersi in strada

Il tribunale di Pavia

Il tribunale di Pavia

Pavia, 23 dicembre 2018 - Un business illecito di famiglia, sulle spalle di tre ragazze costrette a vendersi in strada. Due fratelli romeni sono stati condannati a vario titolo per sfruttamento della prostituzione, estorsione e minacce nei confronti di tre giovani donne romene, due delle quali erano le loro compagne. Sorinel Marancea è stato condannato a sei anni di reclusione, seimila euro di multa e cinquantamila euro di risarcimento, mentre il fratello Constantin ha patteggiato quattro anni di reclusione. Per la stessa vicenda, i genitori dei due erano già stati condannati a ottobre: in quel caso, il giudice aveva stabilito tre anni di reclusione ciascuno per Mia Bonculescu e Vitirel Marancea, il cui iter giudiziario era stato separato da quello dei figli.

I genitori si preoccupavano di ritirare il denaro provento del meretricio e di indicare i posti in cui esercitare, mentre i figli, con l’aiuto di un altro uomo, organizzavano di fatto tutta l’attività. Provvedevano a comprare alle ragazze gli abiti da indossare, le controllavano, le accompagnavano e andavano a riprendere dal luogo in cui si prostituivano, imponevano alle vittime «con violenza e minaccia di restare in strada qualunque fossero le condizioni meteorologiche, anche nei giorni del ciclo mestruale», si legge nel capo d’imputazione. Quando si ribellavano, arrivavano schiaffi e pugni, le donne venivano picchiate anche se guadagnavano meno di quattrocentocinquanta euro al giorno. Le ragazze si prostituivano a Villanterio, ma anche a Melegnano e Sant’Angelo Lodigiano, lo sfruttamento è andato avanti dal 2012 fino al 2015.

La situazione era molto tesa e le violenze erano frequenti. In un’occasione, uno dei fratelli secondo le accuse aveva avvicinato un coltello all’occhio destro di una delle ragazze, tenendola per i capelli, minacciandola prima di cavarle entrambi gli occhi, poi di sgozzarla e di farla a pezzettini. La stessa donna era stata picchiata con forza, tanto da provocarle una cervicalgia post traumatica e contusioni, con prognosi di sette giorni. A un’altra ragazza invece i coinvolti avevano suggerito come trarre maggior profitto da un uomo che si era invaghito di lei e aveva avviato una relazione sentimentale a pagamento. I soprusi subiti dalle vittime erano poi venuti a galla, i responsabili erano stati arrestati.