Manuela Marziani
Cronaca

“Nessuno si salva da solo”, cresce la schiera dei donatori: sostegno a 270 famiglie

Pavia, il progetto di solidarietà collettiva ha finora raccolto e distribuito 320mila euro

Un gruppo di donatori di “Nessuno si salva da solo”, il progetto promosso da Azione Cattolica, Caritas e Agape in collaborazione con Csv Lombardia Sud e Acli

Un gruppo di donatori di “Nessuno si salva da solo”, il progetto promosso da Azione Cattolica, Caritas e Agape in collaborazione con Csv Lombardia Sud e Acli

Pavia, 2 dicembre 2024 –  Nato durante la pandemia per aiutare le persone che non potevano lavorare e si trovavano in condizioni difficili, il progetto di solidarietà collettiva e continuativa “Nessuno si salva da solo” prosegue anche ora e si rilancia. “Perché – come sostengono i donatori – dopo il Covid le difficoltà non sono finite, anzi sono aumentate, a causa della guerra in Ucraina e al carovita”.

Sempre identica la formula, una sorta di patrimoniale dal basso, come l’ha chiamata Gad Lerner complimentandosi, in cui pensionati e dipendenti che hanno un reddito garantito, si autotassano devolvendo una percentuale a loro scelta per le persone o le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese. Dal maggio 2020 ad oggi sono stati 353 i donatori, 320mila gli euro raccolti e 270 le famiglie e le attività sostenute.

“Per una volta, almeno di fronte alla gravità dell’emergenza – fanno notare i donatori –, stiamo provando a parlare di “noi” anziché di “io”, ma è anche vero che è singolare trovare qualcuno non particolarmente abbiente, disposto a versare una quota mensile per un certo periodo di tempo per chi è meno fortunato”. Gli aiuti non vengono soltanto erogati per pagare le bollette rincarate (le richieste sono aumentate del 25%), ma anche per rispondere alle esigenze culturali ed educative. Talvolta, infatti, in casa dopo aver pagato l’affitto, le utenze e fatta la spesa non ci sono più risorse per la scuola dei figli. “A contrasto della povertà educativa – sottolinea Daniela Bonanni, tra i donatori fin dalla prima ora – abbiamo pagato le quote gita di alcuni ragazzi, i libri per le medie e le superiori che rappresentano un’emergenza e abbiamo anche finanziato il laboratorio rap del Crosione che poi è continuato grazie ad alcune associazioni”.

Nel corso dell’anno poi vengono lanciati dei progetti ad hoc come come quello che prevede l’adozione di un bambino per il grest e l’acquisto di materiale scolastico. “Con l’inizio del prossimo anno – aggiunge Bonanni – rilanceremo alcuni progetti con finalità specifiche perché abbiamo notato che, di fronte a quelli, le donazioni si impennano”. L’idea, partita quando il lockdown aveva bloccato quasi tutte le attività, è stata promossa dall’Azione Cattolica di Pavia, Caritas Pavia e Associazione Agape, in collaborazione con Csv Lombardia Sud e Acli Pavia, è cresciuta grazie al sostegno di diversi amici di appartenenze ed estrazioni molto diverse, uniti dalla preoccupazione per la comunità.