Porto di fucile revocato Il Tar boccia il ricorso

Un cittadino si era rivolto ai giudici amministrativi

Il Tar della Lombardia ha rigettato il ricorso di un cittadino contro la revoca del suo porto di fucile per uso caccia. Nel 2018 infatti, la Prefettura di Pavia aveva respinto il ricorso del cittadino contro il precedente provvedimento del Questore con cui gli veniva revocato il porto di fucile. Ciò in quanto l’interessato aveva avuto una violenta lite in una caserma dei carabinieri della provincia, con un’altra persona che si era rivolta ai militari per segnalare un torto subito proprio dal ricorrente. Inoltre, le forze dell’ordine avevano accertato che le armi del ricorrente erano detenute in un luogo diverso da quello indicato nella licenza. Contro la decisione, il ricorrente si è rivolto al Tar. Tuttavia, i giudici hanno evidenziato i motivi per cui gli è stato revocato il porto, sottolineando in particolare che il non aver denunciato il trasferimento in un luogo diverso da quello indicato nella licenza "è ritenuta dalla giurisprudenza di per sé idonea a fondare un giudizio di inaffidabilità". N.P.