Piantagioni di droga e armi: nove arresti

Al vertice dell’organizzazione un 46enne campano e un 21enne di origini romene. Le indagini erano scattate dopo un controllo di routine

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di Stefano Zanette

“I fiori di Zinasco“ è il nome dell’operazione antidroga della Compagnia di Pavia della Guardia di finanza, che nell’arco di tre mesi ha portato a 9 arresti in flagranza (tutti convalidati). Ieri mattina si sono concluse le perquisizioni domiciliari nei confronti degli altri 6 indagati in stato di libertà (in tutto 15 le persone coinvolte) nell’inchiesta diretta dal sostituto procuratore Andrea Zanoncelli e coordinata dal procuratore Mario Venditti. Complessivamente sono state scoperte 4 piantagioni di marijuana (a Zinasco, Borgo San Siro, Pieve Albignola e Cava Manara) con il sequestro di: oltre 100 piante di marijuana, 113 semi di canapa indiana, oltre 2 chili di marijuana già essiccata, 25 grammi di hascisc, 20 grammi di cocaina, 6 flaconi di metadone, oltre 12mila euro in contanti e un lampeggiante come quelli in uso alle forze di polizia. E armi: 2 pistole, col relativo munizionamento, e 4 coltelli a serramanico. Le indagini erano scattate dopo un primo sequestro di marijuana eseguito dalle fiamme gialle pavesi durante un controllo di routine, a gennaio: il primo arrestato (Alessio Bianchini, 25enne di Zinasco, che dopo un periodo ai domiciliari ha ora l’obbligo di firma) oltre che con la droga, era stato trovato con le due pistole clandestine. Erano quindi stati avviati servizi di pedinamento e controllo, attraverso i quali i finanzieri hanno individuato i componenti dell’organizzazione criminale. Ai vertici, secondo gli inquirenti: Carmine Somma, 46enne originario di Torre del Greco (Napoli), residente a Garlasco; e Sasa Sevastre, 21enne di origini romene, residente a Zinasco. Sono stati arrestati (entrambi in carcere) perché trovati in possesso di una serra “indoor“ per la coltivazione di marijuana, a Borgo San Siro, gestita insieme a Luciano Poggi (ai domiciliari), 55enne di Borgo San Siro. Il romeno, inoltre, con un altro complice (Lorenzo Milani, 29enne di Alessandria, pure arrestato ma poi tornato in libertà), produceva crack, tramite lavorazione chimica di cocaina e mannite.

Le altre 3 piantagioni di marijuana, tutte in serre all’interno di abitazioni, erano gestite da: Giuseppe Michele Febo alias Broli (ai domiciliari), 37enne di Zinasco; Moreno Angel Riccardo Barrionuevo alias Bario (ai domiciliari), 27enne originario dell’Ecuador residente a Pieve Albignola; Marco Catania (obbligo di dimora), 40enne di Cava Manara. Ai domiciliari anche Hashem Mohamed Shahata Ahmed alias Momo, 32enne marocchino, accusato di vendere droga nel centro storico di Pavia.