Pavia: più acqua dagli invasi, ma i raccolti sono a rischio

Rilasci maggiori come chiesto da Coldiretti: "Le campagne non possono più aspettare"

Portata ai minimi storici al ponte della Becca, alla confluenza del Ticino nel Po

Portata ai minimi storici al ponte della Becca, alla confluenza del Ticino nel Po

Pavia - L’acqua che verrà rilasciata dagli invasi idroelettrici rischia di arrivare nelle campagne pavesi quando i raccolti sono ormai compromessi. Come aveva richiesto anche il presidente di Coldiretti Pavia, Stefano Greppi, lanciando un sos che è evidentemente stato ascoltato, ieri i produttori elettrici lombardi hanno annunciato di aumentare i rilasci dell’acqua a supporto all’agricoltura. È quanto emerso dal tavolo tecnico di coordinamento convocato ieri da Regione Lombardia, al quale hanno partecipato Terna, i regolatori dei laghi di Iseo, di Como e Maggiore, i rappresentanti di Enel, A2a ed Edison.

L’assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori, ha spiegato che l’impegno assunto dai produttori idroelettrici "permetterà di rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda e quasi un milione per il bacino dell’Oglio. Rispetto al lago Maggiore – puntualizza l’assessore – sarà mia cura prendere contatti con le autorità svizzere per valutare rilasci dai produttori idroelettrici della Confederazione". "Accogliamo con soddisfazione questa decisione – il commento del presidente di Coldiretti Pavia – frutto dell’azione di Coldiretti a livello regionale e nazionale e che sblocca almeno in parte il rilascio dell’acqua dagli invasi idroelettrici così come avevamo richiesto. Ci auguriamo ora che anche i produttori idroelettrici della Confederazione svizzera possano liberare velocemente risorsa idrica anche verso il lago Maggiore. E ci aspettiamo anche in questo caso che la risposta sia rapida e positiva: le campagne, infatti, non possono aspettare oltre. Anche in provincia di Pavia siamo in piena emergenza siccità".

Proprio ieri mattina, prima della decisione comunicata nel pomeriggio, da Confagricoltura nazionale era arrivata la pressante richiesta di interventi urgenti e straordinari. E nella mappa della crisi idrica che coinvolge tutto lo Stivale, la situazione proprio nel Pavese è già compromessa: "In Lombardia, in provincia di Pavia – riferisce Confagricoltura – si sta trinciando il mais, con raccolti del 70% in meno rispetto a quanto si raccoglierebbe ad agosto, pur di non compromettere del tutto la produzione che rischia di non essere recuperabile". Critiche all’operato di Regione Lombardia dal consigliere pavese Simone Verni (M5s), che accusa il governo Fontana: "Chiude i recinti quando i buoi sono già scapati". Verni ricorda una sua mozione, bocciata a inizio maggio, e accusa la Regione di "intervenire sempre e solo d’urgenza".