
Marco Salvadeo consigliere, il presidente Asp Dionigi Roberto e il dg Maurizio Niutta
Pavia, 20 novembre 2018 - Un lascito milionario all’Asp (Azienda servizi alla persona) per la Rsa Pertusati. Una somma a 7 cifre, per un importo di 2 milioni e 787.942 euro. «Abbiamo ricevuto da uno studio notarile di Milano - spiega il direttore generale dell’Asp, Maurizio Niutta - la copia conforme del verbale di pubblicazione di testamento olografo a rogito dello stesso notaio e riferito a beni di una signora deceduta recentemente a Milano». Al momento la donatrice resta anonima, in attesa che vengano formalizzati i dettagli del lascito. Al Pertusati va infatti il 49% del patrimonio della defunta (un altro 49% a una Fondazione di Milano, l’1% per un legato e l’1% come segno di affetto a una persona fisica), gestito in un fondo dalla Private Banking Lgt (banca privata della famiglia regnante del Liechtenstein) e composto da liquidità, obbligazioni, azioni, hedge funds, materie prime e strumenti derivati.
«La valutazione patrimoniale al 6 novembre 2018 - conferma Niutta - porta in capo ad Asp Pio Albergo Pertusati un attivo pari a 2.787.942 euro. L’esecutore sta provvedendo per le procedure di pertinenza che è facile immagine comportano professionalità e multidisciplinarietà per i diversi aspetti legali, fiscali, tributari e gestionali».«La cifra è a dir poco significativa - commenta il presidente dell’Asp, Roberto Dionigi, affiancato dal consigliere Marco Salvadeo - e la utilizzeremo di certo per offrire servizi agli ospiti del Pertusati. Vista l’entità del lascito, incontreremo i rappresentanti di Comune, Ats e Regione, per valutare la possibilità di attivare nuovi servizi, in base ai bisogni che emergono come esigenza del territorio. Oltre all’importo, però, mi piace sottolineare che questa è la 34esima donazione che come Asp abbiamo ricevuto finora quest’anno. Un numero che probabilmente a fine anno supererà le 38 del 2017, per un valore di circa 68mila euro tra denaro e arredi o strumenti. Gesti che, indipendentemente dall’entità, rappresentano comunque un segno di affetto e benevolenza nei confronti dell’istituzione».
La signora che ha lasciato al Pertusati quasi la metà del suo milionario patrimonio, pur non essendo pavese, aveva visitato la struttura qualche anno fa, nella prospettiva di un eventuale ricovero che poi non si era concretizzato.