MANUELA MARZIANI
Cronaca

Pavia diventa Città 30: "Un percorso avviato per il bene dei cittadini"

La città si appresta a fare parte dei quattro capoluoghi di provincia che in Italia hanno ridotto la velocità delle auto a favore di pedoni e ciclisti.

L’amministrazione comunale mantiene la promessa della campagna elettorale «Non è una scelta ideologica»

L’amministrazione comunale mantiene la promessa della campagna elettorale «Non è una scelta ideologica»

Cinque persone negli ultimi due anni hanno perso la vita in incidenti stradali. La velocità non è certo l’unica causa dei sinistri, ma uno dei fattori. E, come aveva promesso in campagna elettorale, l’Amministrazione comunale punta a rendere la città più sicura anche per pedoni e ciclisti. Pavia si appresta a diventare uno dei quattro capoluoghi di provincia italiani Città 30.

"La nostra non è una scelta ideologica – ha detto il sindaco Michele Lissia – Non a caso la prima a compiere il passo è stata nel 2021 Olbia, guidata da un’Amministrazione di centrodestra, che ha 10mila abitanti in meno di Pavia ma un’estensione cinque volte maggiore e senza un centro con pianta romana. Che sia necessario un riordino della viabilità a Pavia è sotto gli occhi di tutti: è un percorso che avviamo per il bene dei cittadini".

Abbassare i limiti di velocità non vuol dire solo aumentare i tempi di percorrenza – a Bologna da quando è diventata Città 30 si sta in auto 48 secondi in più – ma ripensare la città. "Pavia Città 30 non è un cartello stradale – ha aggiunto l’assessora alla Mobilità Alice Moggi – Vogliamo che Pavia sia più a misura di persone, un luogo dove non ci sia più paura a circolare a piedi e in bici. Entro l’estate approveremo le linee d’indirizzo: poi, progressivamente, indicheremo le strade dove non si potranno superare i 30 orari. Non intendiamo dichiarare guerra alle auto: però a Pavia dev’esserci spazio per tutti. Abbiamo previsto un’adeguata campagna di informazione, accompagnata anche da incontri con i cittadini. In futuro, dove è possibile, toglieremo le auto dai marciapiedi e dalle piazze, che devono tornare a essere luoghi di aggregazione e non solo parcheggi".

"I cartelli con i limiti di 30 chilometri orari ci sono già – ha proseguito Cosimo Lacava, consigliere Pd – Noi vogliamo prendere la strada come la vediamo oggi e cambiarla. Un’opportunità, non un limite". La riduzione della velocità ha portato dove è stata adottata a una diminuzione delle emissioni nocive e delle polveri sottili. "Dal punto di vista ambientale avremo un beneficio – ha sottolineato Vincenzo Nicolaio del M5s – Avverrà in modo graduale, cominciando dalla Ztl. Ma dobbiamo cambiare anche le abitudini che ci portano a usare l’auto per piccoli spostamenti. Le piazze con le loro bellissime chiese devono diventare luoghi di aggregazione, i parcheggi vanno fatti altrove".

Recentemente l’Amministrazione ha commissionato il Piano urbano della mobilità sostenibile, che avrà come tema di partenza proprio Pavia Città 30. "I mezzi pubblici faranno concorrenza alle auto private," ha concluso Roberto Rizzardi di Cittadini per Pavia.