
Alberto Stasi (Ansa)
Garlasco (Pavia), 6 settembre 2014 - Delitto di Garlasco, su due margini delle unghie di Chiara Poggi, uccisa nel 2007, sarebbero state trovate tracce del cromosoma maschile Y. Spetterà a periti e consulenti ora stabilire se le tracce siano leggibili, per poi confrontarle con il dna di Stasi. Proseguono intanto le indagini della Procura generale anche sul fronte aperto mesi fa dall’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi. Sua la tesi dello scambio di pedali fra la bicicletta da uomo di Alberto Stasi, unico imputato dell’omicidio della fidanzata Chiara, e la bicicletta nera da donna in uso alla famiglia di Alberto. Alla fine di luglio il sostituto procuratore Laura Barbaini aveva ascoltato Marco Panzarasa, amico e compagno di liceo di Stasi. Il 13 agosto, quando Chiara venne uccisa, Panzarasa era in vacanza a Loano.
Giovedì il pg ha ascoltato per la seconda volta in pochi giorni il titolare di un’azienda che produce pedali. Nelle scorse settimane sono entrati nell’ufficio del pg altri «tecnici» del settore, mentre i finanzieri del Gico hanno acquisito documentazione e interrogato i dipendenti dell’officina del padre di Alberto Stasi, Nicola, morto il giorno di Natale di un anno fa. Tizzoni aveva illustrato la sua tesi dello scambio di pedaliere in una memoria presentata lo scorso giugno alla prima Corte d’Asssise d’appello. Secondo l’avvocato, quella mattina Alberto Stasi usò la bicicletta di famigila per recarsi a casa di Chiara e ucciderla. Quando sentì che una vicina dei Poggi aveva scorto un biciclo nero davanti alla casa, operò la sostituzione delle pedaliere fra la bici nera da donna e la sua da uomo, bordeaux, marca «Umberto Dei».