Non ruggine ma trovata d’artista per il monumento a Pallavicini

Il monumento dedicato al paroliere Vito Pallavicini presenta segni di ruggine, ma si tratta di un effetto voluto dall'artista Luca Paladino che ha utilizzato acciaio corten. Una scelta che si integra con l'ambiente circostante e sarà completata con un rivestimento trasparente. La piazzetta si trova in un luogo simbolico legato alla musica italiana degli anni Sessanta e Settanta.

Il giallo è risolto. A qualche giorno dall’inaugurazione della piazzetta dedicata alla memoria di Vito Pallavicini, paroliere vigevanese di fama internazionale, recordman di partecipazioni a Sanremo e autore di “Azzurro“ e “Le mille bolle blu“, il monumento a lui dedicato sembrava presentare vistosi segni di ruggine. In realtà ovviamente non si trattava affatto di ruggine, anche perché l’inaugurazione risaliva appena a qualche giorno prima.

È un effetto voluto dall’autore del monumento Luca Paladino che si è servito di acciaio corten, materiale che dopo la sabbiatura tende a creare l’effetto-ruggine. "L’ho scelto proprio per questasua peculiarità – commenta l’artista – Il color ruggine molto caldo ben si intona all’ambiente circostante". Il progetto prevede, una volta completata l’ossidazione, che il monumento venga rivestito con un prodotto trasparente e opaco che stabilizzerà il colore. Una soluzione largamente utilizzata per i complementi d’arredo urbani e ideale per i monumenti come la colonna vigevanese sormontata da un disco d’oro.

Anche l’ubicazione della piazzetta non è casuale: un’area nel pieno centro dove in passato in un notissimo locale degli anni Sessanta e Settanta si esibivano i big della musica leggera italiana, che interpretavano le canzoni del paroliere ducale.

U.Z.