Non rappresentano un’istituzione, anche se in città un po’ lo sono perché da loro partono diverse iniziative. L’ultima, che un ristretto gruppo di cittadini sta cercando di portare avanti riguarda un museo dedicato al Ticino e alle persone che lo hanno vissuto e lo vivono ancora. Per valorizzare quello che a Pavia si chiama "al canal" Pier Vittorio Chierico, Costantino Leanti, Guido Corsato, Roberto Traverso e Sandro Busca hanno pensato di chiedere la collaborazione di tutti coloro che amano il fiume. Sul modello della progettazione partecipata lanciata per l’ex Arsenale, è partito un sondaggio con il quale si chiede perché dovrebbe nascere un museo legato al fiume e che cosa dovrebbe contenere. Diverse le risposte che sono già pervenute e che si stanno raccogliendo per poi discuterle in un incontro che si terrà il 30 novembre alle 14,30 alla Battellieri Colombo. "Il museo deve stimolare le persone a stringere un rapporto più� stretto con il fiume – suggerisce un cittadino –, viverlo di persona e in questo serve la partnership con le istituzioni per far sì che il fiume torni a essere protagonista". Non soltanto uno spazio dedicato al passato, i pavesi vorrebbero anche poter vivere il Ticino con passeggiate, percorsi vita, aree pic nic, noleggio canoe, punti di ristoro, informazione sulle case remiere e sui corsi di voga.
"Tutti hanno il Ticino nel cuore – ha aggiunto un altro cittadino –. Forse manca� l’interesse e la partecipazione da parte delle istituzioni". In un museo si vorrebbe raccogliere "come vivevano il fiume i pavesi, i momenti salienti, i personaggi famosi, i grandi sportivi. Attraverso oggetti, imbarcazioni, libri, foto di repertorio e anche video di testimonianze o interviste sarebbe bello conosce non solo le personalità eminenti, ma anche i giovani sportivi". Una parte dello spazio, poi dovrebbe essere dedicato al fiume com’era, per capire com’è cambiato. In Borgo, infatti, si ritrovavano le lavandaie, mentre gli uomini lavoravano come cavatori di sabbia. Tutte le proposte, anche quelle di chi vorrebbe avere la possibilità di scoprire gli angoli più nascosti del fiume, saranno inserite in un instant book che verrà consegnato all’amministrazione.