Mortara, arrestati due truffatori: uno si spacciava per prete/ VIDEO

Vendevano pepite d’oro false, millantandole come oro donato alla Chiesa. Operazione dei carabinieri di Garbagnate

Mortara, arrestati due truffatori: sequestro dei carabinieri

Mortara, arrestati due truffatori: sequestro dei carabinieri

Pavia, 8 febbraio 2020 - Arrestati a Mortara due truffatori ritenuti responsabili dei reati di detenzione di banconote contraffatte, usurpazione di titoli, ricettazione e porto di oggetti atti ad offendere. I controlli dei carabinieri di Garbagnate sono partiti da alcune segnalazioni di cittadini in merito a due italiani che compivano truffe vendendo delle pepite d’oro false, millantandole come oro donato alla Chiesa in quanto chi proponeva la vendita dell’oro si presentava come sacerdote.

Le indagini eseguite dai militari hanno portato a scoprire che il raggiro avveniva con ogni probabilità a Mortara nei pressi di una chiesa del paese, all’interno di una delle sale utilizzate anche per incontri pubblici o feste di compleanno e che veniva affittata senza che fosse noto il suo reale utilizzo. Il pomeriggio del 5 febbraio, quindi, al fine di effettuare ulteriori accertamenti in merito, i militari si sono recati a Mortara e hanno notato un'autovettura Volkswagen Touareg con a bordo due uomini di cui uno vestito da sacerdote. Alla vista dei militari i due hanno tentato di sottrarsi al controllo ma  sono stati bloccati ed immediatamente controllati.

E' stata quindi effettuata una perquisizione personale e veicolare che ha consentito di rinvenire 5.200 euro in contanti composti da banconote del taglio di 50 Euro risultate contraffatte, 2 kg di pepite in oro (risultate false e di ottone), 17 grammi di pepite in oro risultate vere, un bilancino di precisione, 2 biglietti manoscritti in cui era riportato un vero e proprio copione da seguire per raggirare le vittime, 3 smartphone ed un bastone estendibile. L'uomo travestito da sacerdote è risultato essere un italiano del 1963 di Mortara nullafacente incensurato, mentre l’altro del 1984 residente in una zona limitrofa del pavese, con precedenti di polizia.