MANUELA MARZIANI
Cronaca

Maugeri vuole entrare in Borsa nel 2019

Pavia, L'accordo con Trilantic capital partners Europe porterà un primo investimento da 55 milioni

Paolo Migliavacca e il presidente della Maugeri Gualtiero Brugger (Torres)

Pavia, 24 febbraio 2016 - "L'accordo con Trilantic consolida e rende più spedito il piano concordatario, consentendo a Maugeri di guardare al futuro". Gualtiero Brugger, presidente della Fondazione Maugeri è soddisfatto dell’intesa raggiunta con Trilantic capital partners Europe, una società di gestione di fondi istituzionali di private equity specializzata in quote di controllo o di significative partecipazioni in società europee che operano in diversi settori. In base all’accordo, l’apporto di capitale iniziale sarà di 55 milioni e potrà crescere fino a 95 circa. La quota iniziale del capitale sottoscritta sarà del 29,7% e potrà aumentare fino al 43%. "La Fondazione resterà comunque l’azionista di controllo – ha aggiunto il presidente – e l’obiettivo sarà quello della crescita di Maugeri Spa, portandola alla quotazione in Borsa a partire dal 2019".

Con il primo aumento di capitale Trilantic sarà possibile anticipare alcuni pagamenti, accelerando la procedura di concordato preventivo prevista per la fine dell’anno. Non si dovrà toccare, invece, il patrimonio immobiliare che resterà di proprietà, evitando alla Fondazione di dover pagare gli affitti. "L’obiettivo dell’accordo è comunque lo sviluppo della Maugeri Spa che potrà diventare la principale azienda non pubblica quotata in Borsa – ha proseguito il presidente –. La caduta è stata pesante, ma se il nostro Paese si aspetta dalle imprese capacità di riprendersi noi ci stiamo riprendendo, investimenti arriveranno 55 milioni e capitali esteri, il nostro dovere l’abbiamo fatto e possiamo essere un esempio". Tra i progetti a breve termine della Fondazione c’è il rinnovo della convenzione sottoscritta con l’Università di Pavia che risale al 1972. "Sono due i filoni sui quali ci stiamo concentrando: – ha sottolineato il vice direttore generale, Paolo Migliavacca – la cura dei malati complessi che hanno riportato cerebrolesioni acquisite ai quali destiniamo 300 posti letto e le malattie dell’invecchiamento".

Se, però, il presidente ringrazia tutto il personale per aver accettato la scommessa partita oltre un anno fa, quando era stata prospettata la separazione della Fondazione e dell’azienda sanitaria, la consigliera regionale M5S Iolanda Nanni è preoccupata. "Avevamo già previsto e denunciato la speculazione finanziaria in atto sulla pelle dei lavoratori della Fondazione Maugeri e dei pazienti – ha commentato –. Ora, le nostre previsioni possono purtroppo dirsi avverate. Quello che viene definito un ‘investimento’, si tradurrà in una ristrutturazione in ottica di profitto e sempre più a discapito della tutela dei diritti dei lavoratori e, di conseguenza, dei pazienti. Evidentemente, quando si tratta di fare speculazione finanziaria, Fondazione Maugeri viene considerata un’eccellenza su cui investire, mentre quando si trattava di raggiungere accordi al ribasso per tagliare i salari dei lavoratori, viene rappresentata sull’orlo del fallimento".