
La protesta dei residenti che ieri hanno lanciato nel Naviglio una simbolica bottiglia con un messaggio
Sos, qualcuno ci aiuti. Ce la fate?. I residenti di Città Giardino ieri mattina hanno messo un messaggio in una bottiglia e lo hanno lanciato nelle acque del Naviglio, nella speranza che venga raccolto il loro appello. È da un anno che il quartiere soffoca nel traffico per la mancanza del ponte di via Ludovico il Moro. L’attraversamento, rimosso perché pericoloso, dovrebbe essere ricostruito ma il cantiere avanza a rilento.
"Abbiamo deciso di lanciare un Sos – spiega Alessandro Bertoglio, un residente – perché passano i giorni e il cantiere non parte. Dall’Amministrazione comunale non abbiamo riscontro. Ci hanno detto d’aver consegnato i lavori il 24 aprile e che la ditta appaltatrice ha tempo fino al 24 agosto per realizzarli. Ma sono passati due mesi e non crediamo che il termine sarà rispettato. Con questo ritmo arriviamo alla riapertura scuole senza ponte. Abbiamo perso le speranze, anche la passerella pedonale doveva essere pronta il 7 giugno: oggi è l’8, non so se l’hanno portata come arredo". Senza il ponte al mattino sono necessari almeno 10 minuti per raggiungere la tangenziale da via Folperti. Tempi che quando piove raddoppiano.
"Siamo esasperati – aggiunge Marcella Bini – Il quartiere è nella morsa del traffico e dell’inquinamento e i commercianti hanno perso diversi introiti. Il Genio Pontieri avrebbe realizzato in una settimana un attraversamento, invece lo aspettiamo da un anno". "Ci siamo trasferite e dopo pochissimo hanno rimosso il ponte – prosegue Sara Filippi – Lavoro in Università ed era comodissimo attraversare il ponte in bici". "Lavoro a Milano e devo andare in stazione – aggiunge Alice Lo Presti – Percorrere il pezzo di ghiaia è pericoloso in bici e quando piove c’è fango. Se prendo il bus, la fermata è in mezzo alla strada, in inverno sono scivolata e mi sono slogata la caviglia".
Dai residenti un invito al sindaco Michele Lissia perché si rechi di persona a vedere i disagi: "Ho lo studio in via Palestro, al mattino impiego mezz’ora – conclude Marco Gioncada – Il Comune venga a verificare che una parte consistente di Pavia non è tutelata".
Manuela Marziani