MANUELA MARZIANI
Cronaca

L’antico mappamondo restaurato

Il globo del Salone Teresiano torna alla splendore originale grazie al contributo di Annalisa Alberici.

di Manuela Marziani

Anche in tempi difficili come quelli che stiamo vivendo succedono cose meravigliose. Succede che una donna, ingegnere, grande amica e sostenitrice della biblioteca universitaria, s’innamori dell’idea di contribuire al restauro del globo di Vincenzo Rosa da sempre posto all’ingresso del Salone Teresiano. E così, succede che, parlandone, chieda di poter dare un nuovo volto al simbolo della biblioteca grazie all’art bonus. Ora il restauro è partito e a settembre sarà pronto; sarà un regalo alla città, ma pure alla mecenate Annalisa Alberici che ha deciso di intraprendere l’impresa in memoria di tre grandi viaggiatori della sua famiglia.

Ingegnere che si è laureata all’Università di Pavia, Annalisa Alberici ha lavorato a lungo come tecnico per Regione Lombardia per poi diventare responsabile dello Spazio Regione di Pavia. Ma, prima con i suoi genitori, poi con suo marito, è sempre stata anche una grande viaggiatrice: "Ho sempre amato moltissimo le carte geografiche: moderne, antiche, storiche, nautiche, portolani, mappe - ha raccontato - Fatte non solo su carta ma anche con altri materiali: per esempio con foglie di palma e conchiglie, come usano gli isolani del Pacifico. Soprattutto pensando a quanto impegno, coraggio e fatica ci sono voluti nei secoli per arrivare alle precise rappresentazioni che oggi conosciamo. Naturalmente il mappamondo rappresenta l’apoteosi di tutti questi sforzi. Il mappamondo è un oggetto bello. Questo poi del salone teresiano lo trovo magnifico. Quando ho saputo che cercavano uno sponsor per il restauro, non ho resistito alla tentazione e mi sono offerta di finanziarlo nell’amorevole ricordo dei miei genitori, Amelia ed Eugenio, e mio marito, Benedetto. Penso che ai tre l’idea del mappamondo sarebbe piaciuta. Il viaggio inizia sulla carta. Salvare il mappamondo rappresenta per me salvare, anche se in piccola parte, la nostra cultura".

Il mappamondo è opera di Vincenzo Rosa, nato a Brescia nel 1750 e chiamato alla custodia del Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia nel 1787. Nel 1793 risultava dipendente della Imperial Regia Biblioteca Ticinese voluta da Maria Teresa d’Austria nel suo grandioso progetto di riforma del sistema d’istruzione pubblica e universitaria. Fu costruttore di diverse Meridiane e di 24 globi geografici, tre dei quali, di notevole grandezza, erano situati uno nel museo, l’altro in biblioteca e il terzo nel Gabinetto fisico dell’Università. Dei tre, l’unico rimasto è quello custodito nel salone teresiamo.