La Moreschi e i debiti, il futuro passa dalle banche e dall’Oriente

L’incontro azienda-sindacati conferma la buona volontà di preservare l’occupazione

Il quadro della situazione debitoria, le trattative con le banche ma anche assicurazione sull’intenzione di proseguire l’attività con nuovi obiettivi. C’è stato tutto questo nell’incontro tra Guido Scalfi, nuovo proprietario della Moreschi di Vigevano e Paolo Cremonti, componente del consiglio di amministrazione dell’azienda, una delle griffe di maggiore prestigio al mondo nell’ambito della calzatura da uomo e le forze sindacali.

"L’azienda nel corso dell’incontro ha riferito riguardo alla situazione debitoria – spiega Maurizio Ferrari, segretario della Femca-Cisl – che al momento è di 26 milioni di euro di cui la metà con le banche e dei progetti per il futuro. Le trattative con gli istituti di credito sono riprese da poco dopo la pausa estiva".

Secondo l’azienda, per definire la situazione saranno necessari alcuni mesi. "In ogni caso c’è la liquidità sufficiente per continuare l’attività e seguire nuovi progetti. Gli stipendi dei dipendenti, 220 in fabbrica e 30 nei negozi, sono perciò al sicuro". Secondo quando emerse dall’incontro tra le parti la nuova proprietà Moreschi vorrebbe sviluppare i rapporti con grandi brand per poter lavorare anche per conto terzi. C’è anche la volontà di estendere la rete di distribuzione, con nuovi negozi in franchising in Medio Oriente e di due nuovi punti vendita negli outlet che vanno ad aggiungersi ai due già esistenti. Il prossimo incontro tra le parti è fissato per la metà del mese prossimo.

Umberto Zanichelli