MANUELA MARZIANI
Cronaca

In diretta dal carcere. L’ultima sfida dei detenuti. Video pubblicati sui social

Il dramma della solitudine, le partite di calcio nel cortile, gli incontri. Le riprese coi cellulari: chi viene sorpreso rischia fino a 4 anni in più .

In diretta dal carcere. L’ultima sfida dei detenuti. Video pubblicati sui social

In diretta dal carcere. L’ultima sfida dei detenuti. Video pubblicati sui social

Musica in sottofondo e, in primo piano, due ragazzi che si muovono a ritmo. Niente di particolarmente originale, non è raro che un giovane si riprenda mentre balla o canta e poi pubblichi il video su Tiktok, il social network che conta oltre un miliardo di utenti ed è quello più in voga tra gli esponenti della generazione Z. Ma quelli che stanno girando in questi giorni non sono video come tanti, mostrano la casa circondariale di Torre del Gallo. Una violazione perché i cellulari non possono entrare in carcere, anche se molto spesso vengono arginate le regole e i telefonini si introducono utilizzando i metodi più fantasiosi.

Chi viene sorpreso con un cellulare, però, rischia un ulteriore processo oltre a quello che ha già in corso e potrebbe essere punito con una pena da uno a quattro anni. Forse i detenuti, che da una settimana stanno facendo il giro del web collezionando migliaia di visualizzazioni e commenti, non erano a conoscenza della norma o hanno provato a sfidare la sorte per mostrare ai parenti come vivono dietro le sbarre. Quasi un reportage il loro che ritrae la vita condotta in carcere, le preoccupazioni che i detenuti vivono nei momenti di solitudine quando si ritrovano seduti sulle brande a tu per tu con gli errori che probabilmente hanno commesso e le occasioni più spensierate come quelle che trascorrono quando si incontrano nei corridoi dove lasciano i panni ad asciugare o giocano a pallone nel cortile della casa circondariale circondato da un muro e vengono ripresi dall’alto con una voce fuoricampo che forse improvvisa una specie di telecronaca o critica le azioni di gioco insieme ai giocatori.

Tutti i video fino a ieri pomeriggio erano ancora visibili con un’unica eccezione: quello della partitella di calcio è stato rimosso dall’autore forse perché si potevano riconoscere altri detenuti, oltre ai due protagonisti ritratti anche altrove. Il caso, che sta imperversando in questi giorni sul social network, riporta l’attenzione sulla difficile situazione che si vive a Torre del Gallo dove molto spesso gli agenti di polizia penitenziaria vengono aggrediti da persone che non accettano i provvedimenti emessi nei loro confronti o che non tollerano la loro condizione e reagiscono prendendosela con il personale in servizio. Niente di tutto questo si vede nei video che non hanno la pretesa di essere una denuncia, ma forse solo un modo per mostrare a chi sta fuori e lontano che, nonostante tutto, sono sorridenti e felici come bambini alle prese con un giocattolo nuovo.