
Il nuovo Protocollo antimafia Tempo di crimini economici
di Stefano Zanette
PAVIA
"Nel territorio pavese abbiamo condotto indagini importanti, io vorrei che questo tipo di indagini si sviluppasse anche in vari settori economici". Alessandra Dolci, procuratore aggiunto di Milano e coordinatrice della Direzione distrettuale antimafia, è intervenuta ieri pomeriggio in Università a Pavia per la presentazione del “Protocollo operativo per il coordinamento tra adempimenti degli organi delle procedure concorsuali e indagini in materia di criminalità organizzata“ insieme al presidente del Tribunale di Pavia Guglielmo Leo e al procuratore Fabio Napoleone.
"Da 10-15 anni a questa parte – ha sottolineato Alessandra Dolci – il ricorso da parte delle organizzazioni mafiose che insistono sui nostri territori, parlo soprattutto della ‘ndrangheta, al metodo mafioso, quindi il ricorso alle intimidazioni e alla violenza, è diventato veramente residuale. Circa 15 anni fa abbiamo istituito il monitoraggio dei reati spia, come la busta con i proiettili inviata all’amministratore pubblico o all’imprenditore, la sventagliata di mitra contro le finestre di un locale pubblico, la ruspa che va a fuoco nel cantiere: questi reati spia sono in drastica diminuzione. L’infiltrazione mafiosa nei nostri territori riguarda sempre più ampi settori economici: una strategia vincente perché trova terreno fertile presso una parte della nostra classe imprenditoriale. In epoca passata si diceva sempre che il tessuto socio-economico del Nord aveva in sé gli anticorpi per contrastare l’infiltrazione delle mafie, forse questi anticorpi non hanno appieno funzionato. Lo spaccato attuale delle nostre investigazioni è una serie di attività economiche connotate da illiceità tipiche della criminalità economica".
In questo quadro s’inserisce il nuovo Protocollo antimafia illustrato dal procuratore di Pavia, Fabio Napoleone: "Uno strumento di collaborazione nell’interesse comune di far emergere fattori di contesto che possano favorire l’infiltrazione della criminalità organizzata nel settore economico. Queste situazioni di contaminazione dell’economia legale non hanno un’operatività manifesta, ma per definizione operano di nascosto. Uno dei metodi per far emergere ciò che non appare è l’indagine sull’impresa, anche nella fase della crisi aziendale".