"Il nuovo liceo senza amianto si farà"

Lo ha confermato il presidente della Provincia Giovanni Palli che a Broni ha visitato il terreno di viale Gramsci

Migration

di Stefano Zanette

"Il nuovo liceo si farà". Lo ha confermato ieri a Broni Giovanni Palli, presidente della Provincia di Pavia, in visita all’edificio scolastico attualmente in uso e al terreno di viale Gramsci, dove si trovava l’ex scuola primaria Paolo Baffi abbattuta nell’ambito della bonifica dell’area dall’amianto, dove sorgerà il nuovo liceo.

"Ringrazio di cuore il presidente Palli per la gradita visita – ha detto il sindaco di Broni, Antonio Riviezzi, affiancato dalla consigliera comunale con delega all’Istruzione, Mara Scagni – Ma soprattutto per averci confermato, in completa sintonia con i nostri desideri e il nostro impegno, che la realizzazione dell’opera è prioritaria anche per l’ente da lui presieduto".

Una strada ancora in salita, dopo che il nuovo liceo di Broni, come ha ricordato Palli, era l’unico progetto di edilizia scolastica inserito dalla Provincia di Pavia nelle domande di finanziamento con i fondi del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza), ma la richiesta non era purtroppo andata a buon fine. Il mancato finanziamento non resterà però un problema irrisolto.

"L’impegno che ci assumiamo – ha confermato ieri il presidente provinciale Palli – è quello di reperire fondi attraverso tutti i canali di finanziamento possibili. L’attuale liceo è l’ultimo edificio pubblico contenente amianto ancora in funzione a Broni e come Amministrazione provinciale riteniamo prioritario realizzare una nuova scuola, per il bene di una comunità che ha già pagato a caro prezzo il problema della presenza di amianto".

Una priorità non solo per il Comune di Broni ma per tutto il territorio, considerando che il liceo attuale è l’unica scuola di questo tipo presente in tutto l’Oltrepo orientale. "Come Amministrazione comunale – conclude il sindaco Riviezzi – continueremo a lavorare per raggiungere l’obiettivo di azzerare la presenza di amianto sul territorio: lo dobbiamo a tutta la cittadinanza, alla memoria di chi non c’è più e ai parenti delle tante, troppe vittime di una delle vicende più dolorose della nostra storia. Oggi più che mai. Ed è incoraggiante avere la Provincia di Pavia al nostro fianco in questo cammino di dignità e riscatto".