Ics come l’Araba Fenice Dal rogo a industria 4.0

Uno degli esempi sotto il profilo dell’innovazione e dell’economia circolare

Ics come l’Araba Fenice  Dal rogo a industria 4.0

Ics come l’Araba Fenice Dal rogo a industria 4.0

Era la notte del 10 aprile 2016 quando un incendio divampato per cause accidentali trasformava in un cumulo di macerie un’intera fabbrica. Oggi la Ics di Copiano è rinata ed è un’industria 4.0. Con 70 dipendenti che hanno un’età media di circa quarant’anni e un fatturato di 21,6 milioni nel 2021, rappresenta un’eccellenza tra le piccole e medie imprese anche per l’alto contenuto tecnologico dello stabilimento: è seconda in Italia nel suo settore, la produzione di articoli in plastica.

"È una bella azienda familiare – confermava il vicepresidente di Confindustria Alberto Marenghi, visitando l’azienda all’inizio dell’anno – che in un momento difficile ha deciso di andare avanti, ricostruire, investire e rimanere leader in quello che fa". Fondata nel 1973 dalla famiglia Grecchi, dopo dopo la fine dell’attività di produzione di articoli per la casa in lamiera zincata e plastica, l’azienda ha trasformato un disastro in opportunità di crescita. Un impianto completamente digitalizzato, con un’automazione spinta che non ha portato però alla riduzione del personale, che anzi è cresciuto anche numericamente grazie all’aumento della produttività.

"Eravamo in 60 prima dell’incendio – ha detto Gianmario Grecchi presidente di Ics, mentre il figlio Marco Grecchi è amministratore delegato – oggi siamo in 70 e abbiamo inserito nuove professionalità, debitamente formate. Avremmo voluto festeggiare i nostri primi 50 anni, ma con la guerra non ci sembrava il caso. Abbiamo preferito pagare le bollette ai dipendenti. Chi lavora serenamente produce di più".

Seconda in Italia nel suo settore, realizza articoli in plastica per casa, giardinaggio, agricoltura, industria, edilizia e nettezza urbana tutti realizzati in plastica, il materiale che oggi viene guardato con maggior sospetto e si vorrebbe bandire perché ritenuto responsabile dell’inquinamento. "Ma noi utilizziamo per il 70% dei nostri prodotti in plastica riciclata – ha spiegato Marco Grecchi – dando concreta attuazione all’economia circolare. E siamo impegnati anche nella ricerca: attualmente stiamo sviluppando un progetto di ricerca per utilizzare, almeno in parte, plastica da fonte non fossile ma organica, per un’ulteriore riduzione di inquinanti".

"Ics è un modello davvero esemplare sotto diversi aspetti, dall’innovazione all’economia circolare", ha sottolineato il presidente della sede di Pavia di Assolombarda Nicola de Cardenas, visitando l’azienda.

M.M.