"È vero, potremmo bloccare i conti correnti delle persone che non pagano multe e tasse comunali. Potremmo anche mettere sotto sequestro l’auto di proprietà fino al saldo del dovuto. Ma questa strada purtroppo ha uno scoglio grande: l’Agenzia delle entrate". Lo dicono dall’ufficio contabilità del Comune, che comunque quest’anno è riuscito a portare in cassa 1,8 milioni di tasse e multe non pagate in prima istanza. Da tempo è possibile per legge arrivare a mettere le mani sui conti dei debitori: per farlo è necessario essere a conoscenza dell’Iban della persona che non ha saldato. Ma se non paga le tasse comunali tramite addebito bancario, l’Iban resta sconosciuto. "Chi conosce questi dati è l’Agenzia delle entrate, che però col Comune non parla e men che meno fornisce questo elemento essenziale ".
Ma a quanto ammonta questo malloppo di difficile recupero? "Solo il 40% paga subito. Gli altri attendono il primo o il secondo richiamo. Poi, dopo i solleciti si arriva a recuperare un altro 30% di sanzioni e tributi dovuti (quest’anno, appunto, 1,8 milioni". Resta un 30% che non sarà mai saldato. Due sono gli elementi che giocano a favore degli evasori. In prima istanza gioca la distanza: più è lontano dalla Lombardia e meno è probabile recuperare il dovuto e poi, se la multa o la tassa è inferiore a 150 euro, il Comune rinuncia perché l’operazione risulterebbe in perdita. Quindi, o si riesce a mettere in contatto l’Agenzia delle entrate con il municipio oppure ogni anno un notevole tesoretto non entrerà mai nelle casse pubbliche.