STEFANO ZANETTE
Cronaca

Pavia, Fiamme gialle all'erta nel post Covid

La Guardia di finanza ha celebrato il 246° di fondazione del Corpo. Il virus ha colpito il 10% della forza effettiva del Comando provinciale. E ora preoccupano usura e frodi legate alla criminalità organizzata

Il colonnello Luigi Macchia e il prefetto Rosalba Scialla con i finanzieri

Pavia, 23 giugno 2020 - "Le Fiamme gialle pavesi hanno fatto la loro parte in questi difficili mesi". Il comandante provinciale della Guardia di finanza, colonnello Luigi Macchia, ha ricevuto questa mattina il prefetto Rosalba Scialla, unico ospite esterno alla breve cerimonia interna organizzata nel cortile Vittorio Veneto della caserma intitolata alla memoria del tenente Lillo, in corso Garibaldi. Per la pandemia tuttora in corso, non c'è stata infatti la consueta cerimonia pubblica, ma l'appuntamento per il 246° anniversario della fondazione del Corpo s'è svolto solo alla presenza di una rappresentanza di finanzieri pavesi e della locale sezione Anfi.

Con la pandemia che ha colpito anche direttamente le fiamme gialle pavesi: «Non posso sottacere - ha ammesso il colonnello Macchia - che circa il 10% della forza effettiva di questo Comando è stata essa stessa colpita in prima persona dal virus, ma questo non ha piegato l'operatività. Sotto la sapiente guida del prefetto sono stati approntati un numero incredibile di controlli di giorno, di notte, durante le festività pasquali, nei confronti delle persone fisiche, delle aziende, in relazione ai vari divieti e prescrizioni che di volta in volta si sono susseguiti".

Ricordando anche l'attività di supporto alle popolazioni durante il lockdown, il colonnello Macchia ha poi spostato l'attenzione al prossimo futuro: "Come ogni tsunami, anche questo lascerà alle spalle molte devastazioni. Non è un mistero che il prolungato periodo di lockdown ha avuto un nefasto impatto sull'economia, con un inevitabile impatto sulle dinamiche socio-economiche che la Guardia è storicamente chiamata a monitorare ed, eventualmente, a reprimere. E mi riferisco, in primo luogo, ai tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel tessuto sano della nostra economia".

Con l'economia in difficoltà, l'attenzione dei finanzieri si concentrerà in particolare sui pericoli legati ad usura ed estorsioni, ma anche alle frodi fiscali e al riciclaggio e al reimpiego di capitali illeciti in aziende in crisi e in disperato bisogno di liquidità. "L'ormai acclarata presenza nella nostra provincia - conclude il colonnello Macchia - di organizzazioni criminali specie di matrice 'ndranghetista impongono un'attività d'indagine, anche da parte di questo Comando, se possibile, ancora più penetrante ed efficace".