Ragazzo ferito e lasciato in strada, è mistero a Pavia

Barbianello, uomo colpito alle gambe con arma da fuoco. La residente: i suoi amici erano su un’utilitaria grigia

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di Stefano Zanette

"Sono convinta che ce l’abbiano lasciato davanti al cancello proprio per farlo soccorrere, per salvarlo". Giuseppina e il marito erano in casa, martedì sera poco prima delle 20, quando hanno sentito delle urla provenire dalla strada. La loro abitazione si affaccia proprio sulla Provinciale 73, l’ultima casa di Barbianello prima del cavalcavia che porta al cimitero, sulla strada per Casanova Lonati. Lì, proprio davanti al cancelletto pedonale, è stato abbandonato un giovane ferito alle gambe con più colpi d’arma da fuoco. "Ho sentito gridare - ricorda ancora la testimone - una voce che ripeteva ‘chiamate l’ambulanza, chiamate l’ambulanza’. Tempo che sono uscita di casa ho fatto solo in tempo a intravedere un’utilitaria, di colore grigio chiaro, che se ne andava a tutta velocità verso Casanova Lonati. Ho guardato davanti al cancello e c’era quell’uomo a terra, io non mi sono avvicinata, è andato mio marito. Abbiamo chiamato i soccorsi e l’ambulanza è arrivata subito, dopo poco sono arrivati i carabinieri, che sono stati qui davanti fino a notte fonda. Io poi non ho dormito tutta notte per l’agitazione per quello che era successo". L’ambulanza ha poi portato il ferito al Policlinico San Matteo, dov’è stato operato d’urgenza e poi ricoverato nella terapia intensiva della Rianimazione. Le sue condizioni, a ieri sera stazionarie, sono gravissime.

Ha perso molto sangue, colpito con più spari a entrambe le gambe, con un proiettile che lo ha ferito all’arteria femorale, provocando un’emorragia molto abbondante. Fuori dal cancelletto ieri era ancora molto evidente la chiazza di sangue a terra. L’auto che lo ha scaricato se n’è andata facendo perdere le tracce dopo il cimitero di Barbianello. "E’ andata verso Casanova - conferma Giuseppina - ma non ho fatto in tempo a riconoscere né la marca né il modello, tantomeno la targa. Me l’hanno chiesto anche i carabinieri, ma proprio non ho fatto in tempo a vedere. Non so neanche quanti fossero sull’auto, se solo una persona o più di una. La voce che abbiamo sentito mi sembrava una sola, ma non ho visto bene all’interno dell’auto". Il giovane ferito non è ancora stato identificato. "Quando siamo usciti era ancora cosciente - ricorda ancora la testimone - ma parlava a fatica, ha detto più volte ‘pistola’, come per far capire che gli avevano sparato. Poi quando sono arrivati i soccorsi aveva perso conoscenza, non diceva più niente. Mi è sembrato giovane, forse poco più di vent’anni, di carnagione chiara, non penso italiano da quel poco che ho sentito".

Oltre alle ferite da colpi d’arma da fuoco alle gambe, aveva anche il volto pare tumefatto. Forse la conseguenza di un pestaggio, ma potrebbero anche essere le conseguenze di un incidente stradale. Anche se l’ipotesi non è confermata dai carabinieri, il giovane trovato ferito a Barbianello potrebbe essere stato alla guida di un’auto uscita di strada la sera di lunedì sulla Bronese a Campospinoso, dove i soccorsi dell’Areu avevano trovato solo l’auto schiantata con evidenti tracce di sangue. E testimoni avevano riferito di aver visto due auto che ne inseguivano una terza, la prima delle due inseguitrici uscita di strada, con l’automobilista ferito al volto e trascinato fuori dall’abitacolo dal conducente della seconda auto inseguitrice, che aveva subito ripreso la sua corsa. Un episodio tutto ancora da chiarire, ma pare legato a quel che è poi successo nella serata successiva a pochi chilometri di distanza, sempre nella stessa zona dell’Oltrepò verso Broni.