MANUELA MARZIANI
Cronaca

Fase 2 a Pavia: "I cittadini avevano voglia di shopping"

Qualche negoziante ha trovato clienti ad attenderli fin dal mattino. E in molti hanno già speso

Riccardo Frendi di Frendi calzature di corso Garibaldi

Pavia, 19 maggio 2020 - Il giorno più atteso da mesi, è arrivato. Ieri le saracinesche di bar, ristoranti, negozi, parrucchieri e centri estetici si sono rialzate e i primi clienti sono potuti entrare. "Quando siamo arrivati abbiamo trovato clienti ad aspettarci - ha detto Pietro Ferretti dello storico negozio di abbigliamento di Strada Nuova -, persone che avevano voglia di acquistare per tornare alla normalità". Prima della riapertura Ferretti ha messo del plexiglass alle casse: "Non sarebbe obbligatorio - ha aggiunto - perché il decreto che disciplina le riaperture è stato leggermente ammorbidito. Dobbiamo invece avere i guanti per i clienti, il gel per le mani e sanificare il negozio all’apertura del mattino e del pomeriggio. Quello che ci spaventava di più sarebbe stata la sanificazione degli abiti, ma per fortuna la norma è stata tolta. E’ rimasta la sanificazione dei camerini di prova dopo l’utilizzo dei clienti. Crediamo di essere in regola, anche perché abbiamo una porta sul retro da utilizzare qualora il flusso della clientela dovesse essere considerevole. Speriamo accada".

E il desiderio di tornare alla normalità da parte dei pavesi è stato notato anche da Riccardo Frendi di Frendi calzature di corso Garibaldi: "La gente ha voglia di girare e acquistare - ha raccontato -. Noi lo abbiamo visto già sabato quando alcuni sono venuti ad acquistare le scarpe per il bambino e hanno chiesto informazioni per tornare a comprarsi anche quelle da adulto". Impeccabili le misure di sicurezza: gel igienizzante, guanti, calzina usa e getta per provare le calzature e due persone alla volta in negozio: "I clienti aspettano senza lamentarsi - ha aggiunto Frendi -. La priorità è la salute".

Qualche diffidenza , invece, è stata riscontrata da Giuliano Astuto, responsabile del negozio Jack e Jon’s di Strada Nuova. "La gente ha voglia di comprare - ha detto -, da quando abbiamo aperto diverse persone sono entrate e hanno fatto acquisti, ma non si soffermano più come facevano prima. Forse tante persone sono rimaste sorprese, non si aspettavano un’apertura fin dal mattino. Chi è entrato comunque ha comprato. Dopo mesi di stress passati chiusi in casa, molti avevano voglia di comprarsi qualcosa di nuovo e di fare un po’ di sano shopping". E, tra le necessità una piega dal parrucchiere: "Abbiamo acquistato i kit di sicurezza per le nostre clienti - ha detto Ksenia Sheremet del Centro estetico Corona di San Martino -, sanificato i locali e collocato anche dei coprilavabo per garantire una maggiore attenzione. Certo questa epidemia non ci voleva proprio. Ho aperto da un anno, stavo ingranando quando è arrivato il lockdown che mi ha costretta a chiudere senza neppure riuscire ancora a percepire i 600 euro". E per ora addio alla piega settimanale: "La commercialista mi ha detto che le clienti possono prenotarsi soltanto ogni 14 giorni per evitare eventuali contagi".