Pavia, bimba dimenticata su scuolabus: il papà infuriato aggredisce l’autista

L’autista preso a schiaffi dal padre, che ha fatto uscire la figlioletta dal mezzo rompendo un vetro

Bambini salgono su uno scuolabus (Archivio)

Bambini salgono su uno scuolabus (Archivio)

Bambina dimenticata sullo scuolabus dall’autista, preso a schiaffi dal padre che ha fatto uscire la figlioletta dal mezzo rompendo un vetro. Attimi di concitazione, paura e violenza, verso le 13 di lunedì 14 marzo, a Cura Carpignano. Nel parcheggio della Masc (Mensa aziendale self-service Cura Carpignano) in strada Paiola, località Prado, sono intervenuti anche i carabinieri e un’ambulanza della Croce Rossa di Pavia. Tutto era iniziato quando un 45enne del posto si è reso conto che la figlioletta di 10 anni era stata “dimenticata“ sui sedili posteriori dello scuolabus comunale, poi parcheggiato dall’autista che era sceso dal mezzo per andare in mensa a pranzare.

Inviperito il padre ha deciso di andare per le spicce e così, per riuscire a liberare la sua bambina, ha deciso di rompere il finestrino dello scuolabus. Non contento ha aspettato nel parcheggio che l’autista tornasse dal suo pranzo e dopo averlo insultato l’ha letteralmente preso a schiaffi, colpendolo per due volte al volto. Di certo la dimenticanza è stata involontaria, probabilmente la bambina si era appisolata sui sedili e non è così stata vista dall’autista quando è sceso dal mezzo, anche se i fatti sono ancora in fase d’accertamento. Il conducente dopo essere stato aggredito, è stato portato con l’ambulanza in codice verde al pronto soccorso del Policlinico San Matteo, medicato e dimesso con lesioni molto lievi. Nel frattempo i carabinieri hanno ricostruito l’accaduto e raccolto le testimonianze delle parti coinvolte, in attesa di eventuali querele di parte.

Il servizio scuolabus non è gestito direttamente dal Comune di Cura Carpignano, ma affidato con gara d’appalto a una società di trasporti. "Sono molto dispiaciuto per l’accaduto - il commento del sindaco di Cura Carpignano, Paolo Dolcini -. Come amministrazione comunale abbiamo provveduto, attraverso i funzionari, ad adottare le misure del caso per tutelare l’ente".

Stefano Zanette