Turista uccisa da uno yacht a Napoli: individuata la barca killer

L’imbarcazione è in fase di recupero e sequestro. Aperto un fascicolo per omicidio e omissione di soccorso. La vittima è Cristina Frazzica, 30enne di Voghera

L'incidente è accaduto nel golfo di Napoli, davanti a Posillipo. Nel riquadro: Cristina Frazzica, la 30enne di Voghera travolta e uccisa

L'incidente è accaduto nel golfo di Napoli, davanti a Posillipo. Nel riquadro: Cristina Frazzica, la 30enne di Voghera travolta e uccisa

Napoli, 11 giugno 2024 – E’ stata individuata e in corso di recupero e sequestro la barca killer, uno yacht, che nel golfo di Napoli ha travolto e ucciso la 30enne di Voghera Cristina Frazzica. La ragazza, investita nel pomeriggio di domenica scorsa, era su un kayak con l'amico avvocato nelle acque di Posillipo. Gli inquirenti hanno scandagliato le immagini dei sistemi video della residenza presidenziale Villa Rosebery che sono stati utili per fornire la dinamica dell’accaduto. Inoltre, il collega scampato alla tragedia ha visto l’imbarcazione allontanarsi. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio e omissione di soccorso.

Il racconto: “Era uno yacht, andava fortissimo”

A raccontare agli inquirenti la dinamica dell'incidente è stato l'avvocato napoletano Carmine Leone, il 33enne superstite, scampato alla tragedia. “Era uno yacht, andava fortissimo: forse non ci ha visti proprio e ci ha presi in pieno”, ha detto l’uomo agli agenti. Laureata in biotecnologie, la donna era a Napoli per motivi di studio. 

L'impatto laterale con lo scafo, ha scagliato la canoa una ventina di metri più in là. “Cristina era morta, io mi sono salvato perché mi sono tuffato”, ha spiega l’avvocato superstite. Oltre a lui, non ci sarebbero altri testimoni. Dopo l’impatto, l'imbarcazione si è dileguata: non è chiaro se sia scappata, oppure non si sia accorta dell’impatto. Intanto, però, si indaga per omicidio e omissione di soccorso.