Landriano (Pavia) – Via i presìdi dei sindacati davanti ai cancelli. Lo stato di agitazione per i dipendenti della Geodis di Landriano rimane, ma nessuna protesta dovrà essere adottata. La decisione è stata presa dopo il secondo incontro di mediazione che si è svolto ieri in Prefettura. Un appuntamento fissato a metà luglio, che si è chiuso con un ulteriore spiraglio per i 256 dipendenti che qualche settimana fa avevano ricevuto una doccia fredda: il magazzino chiuderà a gennaio perché non ha più lavoro. Un fulmine a ciel sereno che aveva subito convinto i sindacati a srotolare le bandiere e a bloccare i quattro magazzini di Carpiano, Copiano, Massalengo e Marzano oltre a quello di Landriano.
Dopo le proteste e l’apertura di un tavolo di trattative in Prefettura, lo spauracchio dello stop era stato cancellato ma dei 256 dipendenti soltanto 120 avrebbero potuto mantenere il posto a Landriano, gli altri avrebbero dovuto trasferirsi negli altri numerosi siti di logistica del Nord Italia da Carpiano a Piacenza. Ora invece si scopre che un’altra società intende subentrare a Geodis, è la Tiesse che ha due importanti commesse (Datamatic e Maxisport oltre a clienti minori) per le quali è richiesto diverso personale.
"Per il mantenimento di tali commesse – ha detto il dg di Tiesse Guido Sereno, presente all’incontro – è necessario garantire la continuità operativa del sito di Landriano, che deve rimanere economicamente appetibile per i clienti". Di conseguenza i 120 addetti inizialmente ipotizzati non basterebbero più, ne serviranno almeno 130. Chi non potrà rimanere a Landriano sarà ricollocato o dovrà usufruire di scivoli che lo accompagnino alla quiescenza e pensionamenti. Ma la vicenda non è ancora conclusa. Il tavolo di mediazione prefettizia si è aggiornato a venerdì, quando si dovranno puntualizzare tutti gli organici e verificare dove potranno essere occupati i lavoratori.
Nell’attesa, vista la trattativa avviata, i dipendenti Geodis dovranno ripiegare le bandiere e rimuovere i presìdi. Al prossimo incontro forse la trattativa si concluderà e i dipendenti potranno guardare alle ferie con minore apprensione, perché alla ripresa non dovranno fare il conto alla rovescia per quanto tempo avranno ancora un posto.