Pavia, il Cnao si espande: qui il primo acceleratore di protoni d'Italia contro i tumori

Un nuovo edificio sorgerà accanto a quello attuale: l'annuncio in occasione del 20esimo anniversario del Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica

Attilio Fontana al Cnao di Pavia

Attilio Fontana al Cnao di Pavia

Pavia, 24 novembre 2021 - Il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (Cnao) di Pavia compie 20 anni e si espande con la costruzione di un nuovo edificio di 4.000 metri quadrati caratterizzato da soluzioni architettoniche eco-sostenibili con la presenza di fonti geotermiche e senza l'utilizzo di combustibili fossili e produzione di fumi inquinanti. L'annuncio è stato dato oggi, in occasione dell'evento svoltosi per il 20esimo anniversario del Centro. 

La nuova struttura, che sorgerà a fianco dell'attuale, ospiterà una nuova area per la protonterapia con un acceleratore di protoni e una sala di trattamento con testata rotante (gantry) in grado di colpire il tumore con fasci di protoni da tutte le direzioni. La testata rotante e' particolarmente indicata per i trattamenti dei tumori pediatrici, per l'irraggiamento degli organi in movimento e per patologie cosiddette estese, che richiedono un macchinario a largo campo di fascio. Il nuovo acceleratore compatto di particelle per la produzione di fasci di neutronie' stato messo a disposizione da Tae Life Sciences, azienda statunitense che ha scelto di investire sulla ricerca italiana e che contribuira' anche alla realizzazione del nuovo edificio. Questo acceleratore sara' utilizzato per sviluppare la BNCT (Boron Neutron Capture Therapy), terapia sperimentale per il trattamento di tumori particolarmente complessi, che si basa sull'interazione tra i raggi di neutroni a bassa energia e il Boro-10, isotopo naturale non radioattivo del boro (un semimetallo), che viene veicolato all'interno delle sole cellule tumorali grazie a un farmaco "trasportatore". L'irraggiamento con neutroni della massa tumorale e la conseguente reazione nucleare, che e' selettiva perche' si esercita solo in presenza dell'atomo di Boro assorbito dalle cellule tumorali, libera un'energia capace di distruggerle.

"Il progetto di espansione, reso possibile grazie al sostegno del Ministero della Salute e di Regione Lombardia - ha spiegato il presidente Gianluca Vago - consente di rafforzare il ruolo di Cnao  in Italia e nel mondo come punto di riferimento per terapie oncologiche avanzate con ricadute positive sulla ricerca e con una maggiore possibilita' di accesso dei pazienti a metodi di cura innovativi". "Cnao e' un'eccellenza mondiale e riveste un'importanza cruciale per l'innalzamento dei livelli di specializzazione della sanita' lombarda - ha sottolineato il governatore lombardo Attilio Fontana - Al contempo, e' capace di stimolare un indotto e un'offerta di servizi alle imprese nel collegamento con il mondo della ricerca, con importanti ricadute sul benessere e sullo sviluppo economico".

Cnao rafforza le sue collaborazioni internazionali entrando a far parte di EURACAN (European Rare Adult Cancers), progetto di collaborazione e condivisione tra centri di ricerca delle informazioni cliniche e scientifiche sui tumori rari dell'adulto, promosso dall'Unione Europea. E' stato scelto in base all'esperienza maturata in 10 anni di attivita' clinica in cui sono stati trattati oltre 3.600 pazienti, la maggior parte dei quali e' affetto da tumori rari. E' uno dei 6 centri al mondo in grado di trattare tumori inoperabili e radio-resistenti con ioni carbonio e protoni.

"Cnao vuole potenziare l'uso dei protoni, in virtu' della loro efficacia e dei ridotti effetti collaterali, e raccogliere, anche attraverso studi clinici e collaborazioni con realta' internazionali, evidenze scientifiche sempre piu' forti sugli ioni carbonio, particelle disponibili oggi in soli 5 Paesi al mondo, anche per poter estendere il loro utilizzo al trattamento di tumori altamente complessi come quello del pancreas", ha spiegato Lisa Licitra, direttore scientifico. E ha aggiunto: "Collaborare con altri centri di cura e ricerca permettera' di consolidare l'adroterapia come trattamento efficace e appropriato nell'ambito di un approccio terapeutico mirato e personalizzato".