Dal centro alla periferia: il regista Sydney Sibilla, che sta girando la serie tv “Hanno ucciso l’uomo ragno“, ha chiesto e ottenuto di tornare in città per altre riprese. Dopo i ciak di fine giugno e metà luglio, la produzione aveva bisogno di nuove scene per raccontare la storia degli 883 e dell’amicizia tra Max Pezzali e Mauro Repetto. Ieri la troupe si è trasferita in periferia dove sono state bloccate strade come Ca’ della Terra, via Lardirago e via Tavazzani in cui neppure i veicoli hanno potuto sostare. Oggi, però, riprendendo il filo di un discorso interrotto per la pausa estiva, i ciak saranno di nuovo in Borgo Ticino. Non si potrà circolare in via Milazzo (dalle 14 alle 18), in via Trinchera (dalle 15,30 alle 17,30) e anche viale Venezia e via Correnti fino a notte fonda si trasformeranno in set cinematografici.
La serie tv in 7 puntate andrà in onda l’anno prossimo su Sky e, secondo l’amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio, sarà un’opportunità di promozione del territorio. Attraverso i volti di Elia Nuzzolo, che interpreta Pezzali, e Matteo Oscar Giuggioli, nei panni di Repetto, sarà l’occasione per vedere sullo sfondo le bellezze di una città che gli 883 raccontano nelle loro canzoni e le atmosfere che si respiravano a Pavia negli anni ’90. Ma non sono mancate le polemiche sollevate da chi, poco abituato a vedere macchine da presa e troupe, non ha gradito disagi e divieti.
A gettare acqua sul fuoco a metà luglio ha provato Max Pezzali che, rivolgendosi ai propri concittadini, ha chiesto scusa e ringraziato per la comprensione, dall’amministrazione comunale alle comparse fino ai più critici.
"Quando giri in esterno e nei luoghi veri, non in un teatro di posa – ha detto Pezzali in un video pubblicato sui social – crei inevitabilmente dei disagi. Spero però che ne valga la pena perché tante persone che io porto a Pavia da Milano, non conoscono una città così bella. Vedendo la serie, auspico che abbiano voglia di venirla a vedere".
Manuela Marziani