C’è ancora amianto in ospedale, serve una bonifica da un milione

Presenza di amianto ancora riscontrata nell'ospedale Santa Marta di Rivolta d'Adda nonostante interventi di bonifica. Richiesti fondi alla Regione per la messa in sicurezza. Movimento 5 Stelle e Usb sollevano la questione.

C’è ancora amianto in ospedale, serve una bonifica da un milione

C’è ancora amianto in ospedale, serve una bonifica da un milione

RIVOLTA D’ADDA (Cremona)

C’è ancora amianto nel presidio ospedaliero Santa Marta di Rivolta d’Adda. Nonostante negli ultimi cinque anni il nosocomio sia stato oggetto di interventi di bonifica e messa in sicurezza – rifacimento tetto e pavimenti della Riabilitazione cardiologica al secondo piano e nell’ala dell’ex Riabilitazione respiratoria al terzo – ci sarebbero ancora aree critiche.

La stima economica della bonifica ammonta a circa 1,1 milioni, fondi che l’Asst di Crema avrebbe chiesto alla Regione ma che a oggi non è stata ancora messa a disposizione del neo dg Alessandro Cominelli.

A sollevare il problema, il Movimento 5 Stelle e la sigla sindacale Usb che negli scorsi mesi, attraverso lettere e atti ufficiali, hanno chiesto un intervento risolutivo e immediato ai responsabili delle strutture. La presenza di amianto è nota e certificata grazie anche a un censimento effettuato nel 2021 e notificato l’8 febbraio 2023 dall’Asst di Crema, ai tempi guidata dal direttore generale Ida Ramponi, all’Ats Valpadana che da inizio anno, per ironia della sorte, ha come direttore generale la stessa Ramponi.

I controlli effettuati due anni fa avevano rinvenuto la presenza di amianto e fibre artificiali vetrose "potenzialmente cancerogene" negli impianti tecnologici al piano interrato. Il M5s Lombardo, con la consigliera regionale Paola Pollini, ha depositato un’interrogazione per chiedere a Palazzo Lombardia di erogare quanto prima il milione necessario alla messa in sicurezza del presidio di Rivolta d’Adda. I pentastellati cremaschi stanno predisponendo una lettera destinata a tutti i primi cittadini dei Comuni ricompresi nell’Asst di Crema per l’area omogenea, perché tutti insieme chiedano ai responsabili di Ats Valpadana di attivarsi subito.

Pier Giorgio Ruggeri