
Andrea Mattevi ha coordinato il gruppo del Dipartimento di Biologia di Pavia
Pavia, 10 agosto 2016 - Un “vecchio” antibiotico diventa una nuova arma contro il cancro. La scoperta, effettuata da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Biologia e Biotecnologie dell’Università di Pavia, restituirà nuova vita a un farmaco oggi utilizzato nel trattamento di infezioni antibiotico-resistenti e aprirà un promettente spiraglio nell’arginare lo sviluppo di tumori solidi e di leucemie.
Secondo la ricerca pavese promossa dall’Associazione italiana ricerca sul cancro e pubblicata sull’autorevole rivista internazionale Science Advances, gli antibiotici in questione, polimixina B e polimixina E (nota anche come colistina), sono in grado di inibire un enzima che, quando impazzisce, è correlato all’insorgenza del cancro. E così questi farmaci “vecchi”, in un momento in cui la resistenza agli antibiotici è diventata negli anni uno dei maggiori problemi sanitari a livello mondiale, tornano ad avere un ruolo importante.
«Le gravi infezioni causate dai batteri resistenti ai comuni antibiotici, in particolare batteri Gram-negativi - spiega Andrea Mattevi, che ha coordinato il gruppo dell’università di Pavia composto da 5 ricercatori - ha portato al riutilizzo di vecchi farmaci antimicrobici, caduti in disuso per l’elevata tossicità. Tra questi ci sono le polimixine B ed E (colistina). Questi antibiotici dall’elevata complessità chimica, prodotti in natura da diverse specie di Bacillus polymyxa, sono efficienti nel combattere infezioni sostenute da alcuni batteri. Studi recenti hanno inoltre dimostrato una diminuzione degli effetti avversi rispetto al passato».
La ricerca è tutta italiana perché è stata effettuata in collaborazione con il gruppo del professor Antonello Mai dell’università la Sapienza di Roma. «La speranza - commenta Andrea Mattevi - è che, grazie al sostegno di Airc, composti di origine naturale come le polimixine, possano essere rivalutati per il trattamento simultaneo di infezioni batteriche nel contesto di altre patologie quali leucemia e tumori solidi».