STEFANO ZANETTE
STEFANO ZANETTE
Cronaca

Broni, il deposito della droga sottoterra in un campo e un intenso giro di spaccio: quattro arresti

Località Colombera ribattezzata 'Colombia' per l'intenso traffico di cocaina. Sgominata una banda

I carabinieri in azione

I carabinieri in azione

Broni (Pavia), 3 febbraio 2025 - Sgominata dai carabinieri la banda che spacciava in località Colombera di Broni, ribattezzata "Colombia" per l'intenso traffico di cocaina. I militari della Compagnia di Stradella hanno eseguito nel corso della mattinata di oggi, lunedì 3 febbraio, quattro misure cautelari emesse dal Gip di Pavia. Arrestati L.M. di 33 anni, I.T. 29enne, entrambi residenti a Vigevano e già detenuti nel carcere pavese di Torre del Gallo, M.M. di 42 anni e M.R. 38enne, residenti a Milano, tutti di nazionalità marocchina. Effettuate anche 6 perquisizioni nei confronti di altrettanti "fiancheggiatori" residenti nelle province di Pavia, Milano, Novara e Avellino.

"L'attività - spiega la nota stampa dei carabinieri - è iniziata nel 2020 ed ha preso avvio dalle numerose segnalazioni di privati cittadini che avevano rappresentato un consistente movimentazione di auto, soprattutto in località Colombera di Broni nonché da una precedente attività investigativa del Nucleo Operativo di Stradella.

Dalle attività tecniche e di intercettazione poste in essere, e dai servizi compiuti, si è appurato infatti che nella zona indicata, ribattezzata dagli spacciatori e dagli acquirenti con l'appellativo di 'Colombia', fioriva un'intensa attività di spaccio che insisteva anche su altre zone limitrofe anch'esse facenti parte del codice usato dagli acquirenti e dagli spacciatori e appellate 'Xilopan' (sita in frazione Casa Storini all'altezza del cavalcavia dell'autostrada), 'cimitero' (sito sulla SS617, dove si trova un boschetto utilizzato dal gruppo per ripararsi e nascondersi dalla strada), 'casettina nella stradina' (costruzione abbandonata sita in via Rosa Nera) e 'casettina della notte' (sita in Broni sulla Sp82)".

In base a quanto emerso dalle indagini, gli acquirenti prendevano accordi sui cosiddetti 'telefoni citofono di spaccio', effettuando le vere e proprie ordinazioni e mettendosi d'accordo su dove recarsi per il ritiro. Sulle auto di clienti compiacenti che davano passaggi agli spacciatori, nel corso delle indagini, sono state trovate alcune armi bianche, tra cui anche un machete, ad avvalorare "la pericolosità del sodalizio".

Nel corso dei pedinamenti i carabinieri hanno anche individuato "il deposito di alcuni fornitori del gruppo - come si spiega nella nota - a Landriano, in aperta campagna, ove, in un campo, venivano interrate e stoccate le scorte di stupefacente destinate ad essere consegnate ai vari gruppi di spaccio del Milanese e del Pavese che ne facevano richiesta". Nel corso delle indagini è stato sequestrato circa un chilo e mezzo di cocaina.