Blocco alla logistica Geodis "Reclamiamo i nostri diritti" Gli addetti incrociano le braccia

Proteste dei SiCobas avanti ai magazzini di Landriano, Carpiano, Marzano e Copiano "Malattia, tredicesima e quattordicesima pagate meno del dovuto". L’azienda apre a un confronto.

Blocco alla logistica Geodis  "Reclamiamo i nostri diritti"  Gli addetti incrociano le braccia

Blocco alla logistica Geodis "Reclamiamo i nostri diritti" Gli addetti incrociano le braccia

di Manuela Marziani

In principio a bloccarsi è stato il magazzino di Landriano, poi la protesta si è allargata a Carpiano, Marzano e Copiano. Tutti fermi e ad oltranza. Hanno protestato per due giorni i lavoratori della logistica Geodis iscritti al SìCobas. Circa 200 le persone che hanno incrociato le braccia con nessun camion che entrava o usciva dalle logistiche tanto che ieri pomeriggio gli operai arrivati per effettuare il secondo turno sono stati rimandati a casa. Davanti ai cancelli bandiere, striscioni e un sit-in che è rimasto fino al calar della sera, quando dall’azienda è arrivata la convocazione a un incontro per oggi. Solo in quel momento i manifestanti hanno ripiegato gli striscioni in attesa di un confronto tanto auspicato. Troppo importanti i motivi che hanno portato a proclamare lo sciopero.

"I giorni di malattia non vengono pagati totalmente - dicono i lavoratori -, ma soltanto al 65%, la quota di competenza dell’Inps. Landriano ha iniziato a scioperare per questo, una situazione che vivono anche gli altri magazzini, così il fronte si è allargato". Con un’influenza, quindi, la busta paga risulta più leggera, esattamente come avviene durante le ferie. "Ma anche tredicesima e quattordicesima - aggiungono i lavoratori - non vengono pagate completamente, secondo quanto prevede il contatto nazionale di lavoro. E, se facciamo straordinari, oltre alla busta paga ci arriva un secondo bonifico extra ovviamente senza i contributi pagati". Di fronte a tutte queste rivendicazioni, l’azienda dopo un braccio di ferro che ha bloccato i magazzini, ha chiesto d’incontrare il sindacato SìCobas per trovare un accordo e stemperare la protesta. "Nei nostri magazzini - hanno insistito i lavoratori - imperversa una discriminazione sindacale. Il nostro sindacato non viene considerato come gli altri. Dopo la dura protesta, l’atteggiamento è cambiato".