NICOLETTA PISANU
Cronaca

Bimbo nato morto a Voghera, la parola passa ai periti

Nominati ginecologi, sotto la lente dovrebbe esserci il percorso in sala parto

L'ospedale di Voghera

L'ospedale di Voghera

Voghera (Pavia), 2 agosto 2018 - A giugno un bimbo era nato morto all’ospedale di Voghera. Subito erano scattate le indagini, che ora sono state approfondite ulteriormente per far luce sulla dinamica della vicenda: per questo sono stati nominati come periti esperti ginecologi incaricati di svolgere verifiche. La mamma del piccolo aveva avuto una gravidanza tranquilla, senza alcun problema. Le ecografie non avevano mai rivelato sofferenze del nascituro e anche al momento del parto, sembrava tutto normale. Ma poi, il bambino non è sopravvissuto alla nascita. Grande la disperazione dei genitori, che in seguito a quanto successo hanno presentato un esposto al commissariato di polizia di Voghera per cercare risposte.

Così, sul corpicino del neonato era stata disposta l’autopsia, svolta poco dopo, per capire innanzitutto se ci fosse aria nei polmoni del piccolo e individuare quindi il momento della morte, se fosse sopraggiunta nel grembo materno o se il piccolo avesse respirato e quindi fosse venuto alla luce con segni vitali: "Non abbiamo ancora i risultati dell’autopsia, quindi non conosciamo questo dato – ha commentato l’avvocato Cristina Moroni, che assiste i genitori – gli inquirenti hanno nominato un medico specializzato per approfondire ulteriori aspetti della vicenda e, di conseguenza, così abbiamo fatto anche noi". E aggiunge: "Il fatto che sia stato nominato un esperto ginecologo, mi fa ipotizzare che l’attenzione ora più che sulle eventuali condizioni del bambino, sia sul percorso in sala parto, che sia da chiarire la dinamica di quanto successo quel giorno. Altrimenti, penso ci si sarebbe fermati all’autopsia".

Per i risultati dell’esame autoptico, svolto a fine giugno, l’attesa è "di sessanta giorni, potrebbe anche essere richiesta una proroga". L’Asst di Pavia, l’azienda ospedaliera di cui il presidio di Voghera fa parte, da subito aveva spiegato che, secondo i medici, si era trattato di un episodio di "sindrome del bambino nato morto, una condizione molto rara per cui un neonato viene alla luce già privo di vita, principalmente per cause incerte", ipotesi tuttora sostenuta dall’ospedale.