Assessore sotto accusa La moglie della vittima è arrivata in Italia: "Credo nella giustizia"

Rinviata a marzo l’udienza preliminare del processo ad Adriatici

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di Nicoletta Pisanu

Un difetto di notifica. È stata rinviata per questo motivo l’udienza preliminare per Massimo Adriatici, ex assessore leghista alla Sicurezza del Comune di Voghera, accusato di eccesso colposo di legittima difesa per aver sparato al 39enne di origine marocchina Youns El Boussettaoui, uccidendolo, il 20 luglio 2021 in piazza Meardi nella cittadina oltrepadana. Ieri si è aperta l’udienza, ma il legale difensore di Adriatici, Gabriele Pipicelli che lo assiste insieme all’avvocata Colette Gazzaniga, ha sollevato un’eccezione perché una notifica ad Adriatici non avrebbe rispettato le modalità previste dalla legge. Il Gip Pasquale Villani, dopo essersi ritirato in camera di consiglio per valutare l’eccezione, l’ha ritenuta fondata e quindi ha rinviato l’udienza al 13 marzo. Ieri dunque non sono state avanzate richieste né da parte della difesa di Adriatici, che in questa fase dell’iter giudiziario ha la facoltà nel caso volesse di proporre un rito alternativo come il giudizio abbreviato, né dai legali che assistono i parenti della parte offesa.

Al momento risultano essersi costituiti parti civili la moglie di El Boussettaoui, Zoubida Bouhajla, e i due figli: "Volevo bene a mio marito, sono venuta dal Marocco con i miei figli perché voglio partecipare al processo e credo nella giustizia italiana", ha dichiarato la signora. La difesa di Adriatici porta avanti la propria tesi per cui l’accaduto costituirebbe un episodio di legittima difesa: "L’auspicio è che l’udienza del 13 marzo si svolga in un clima di serenità, senza campagne denigratorie o ingiustificatamente aggressive. Sarà il giudice a decidere a quale reato e in quale misura Adriatici dovrà eventualmente rispondere – ha commentato Pipicelli –. La nostra posizione è che si sia trattato di una legittima difesa piena, che vada dunque a scriminare la responsabilità penale".

Gli avvocati della moglie della vittima, in una memoria depositata alcuni giorni fa hanno chiesto la riqualificazione del reato in eccesso doloso – e non colposo – di legittima difesa. Invece, sin dalle prime battute dell’iter, i legali della parte offesa, che assistono altri parenti di El Boussettaoui, chiedono la riqualificazione in omicidio volontario, oltre allo spostamento del processo in un diverso ambito tribunale considerando che Adriatici svolge la professione di avvocato presso il foro di Pavia.