Ancora una volta salta il Consiglio. La variante urbanistica è a rischio

Pavia, niente numero legale: è il diciassettesimo caso. Tempi ristretti per il voto alla modifica del Pgt

Ancora una volta salta il Consiglio. La variante urbanistica è a rischio

Ancora una volta salta il Consiglio. La variante urbanistica è a rischio

Chi si aspettava che l’altra sera il Consiglio comunale votasse la delibera con la quale si prendeva atto dell’incompatibilità del sindaco e di sei consiglieri al voto della variante al piano di governo del territorio è rimasto deluso. Per la diciassettesima volta è mancato il numero legale e ora il cammino del documento urbanistico si fa davvero accidentato. Fino al 25, infatti, l’assemblea può prendere decisioni prima di passare all’ordinaria amministrazione in vista delle elezioni dell’8 e 9 giugno. Un appuntamento è già fissato per lunedì, i tempi tecnici potrebbero anche esserci, la volontà politica forse manca. L’altra sera a disertare l’aula è stato il gruppo di Fratelli d’Italia e Lidia Decembrino di Forza Italia. "Il piano di governo del territorio si discuterà in seguito – ha commentato Pietro Alongi –. Purtroppo ancora una volta i soldi dei cittadini sono stati sprecati". In Consiglio c’è stato giusto il tempo di discutere alcune istant question presentate da maggioranza e opposizione. Niccolò Fraschini di Pavia Prima ha chiesto all’assessore alla Polizia locale Pietro Trivi se "gli organizzatori di Fridays for future che a gennaio avevano disegnato con la vernice gialla la corsia di una pista ciclabile fossero stati multati come l’associazione Cento Torri che aveva disegnato la linea di partenza della CorriPavia". "La posizione organizzativa del settore mobilità che ha elevato una sanzione pecuniaria alla Cento Torri – ha spiegato Trivi – ha denunciato alla procura gli organizzatori di Friday for future. Ora nei loro confronti pende un procedimento penale".

Alice Moggi, invece, ha chiesto al sindaco Fabrizio Fracassi se intendesse dare una risposta agli organizzatori del Cultfest che da anni in primavera portano in piazza numerosi giovani per ascoltare musica. "Negli anni passati il Cultfest si teneva nel cortile teresiano o in piazza Leonardo da Vinci – ha detto Alice Moggi di Pavia a colori –, adesso non è più possibile perché, in assenza di una rilevazione, è stato stabilito che le vibrazioni potrebbero danneggiare la stabilità delle torri. Gli organizzatori, che hanno anche ottenuto un cospicuo finanziamento che ora rischiano di perdere, aspettano una risposta da novembre". "Gli uffici hanno proposto a dicembre l’utilizzo dell’area spettacoli viaggianti – ha replicato il sindaco Fabrizio Fracassi – e non è più arrivata una richiesta". "Perché – ha concluso Moggi – non si sa se lo spazio sarà gratuito o a pagamento".