Amianto, processo Fibronit: chiesta riduzione di pena per due ex manager

La proposta in secondo grado per Michele Cardinale e Lorenzo Mo, rispettivamente amministratore delegato ed ex direttore dello stabilimento

La rimozione di alcune lastre di eternit alla Fibronit (Torres)

La rimozione di alcune lastre di eternit alla Fibronit (Torres)

Broni (Pavia), 26 novembre 2018 - Per la prescrizione di cinque casi la Procura generale di Milano ha chiesto in secondo grado un leve riduzione delle pene inflitte dal Tribunale di Pavia, con rito abbreviato, a due due ex manager della Fibronit di Broni, azienda che lavorava amianto nel Pavese, imputati per omicidio colposo per la morte di 27, tra operai e residenti nella zona, per l'esposizione all'amianto.

Stamane il sostituto pg Nunzia Ciaravolo ha infatti proposto alla Corte d'Appello di condannare Michele Cardinale e Lorenzo Mo, entrambi ultrasettantenni, amministratore delegato il primo ed ex direttore dello stabilimento ed ex consigliere il secondo, a 3 anni, 8 mesi e 20 giorni e 2 anni, 4 mesi e 10 giorni. In primo grado avevano preso rispettivamente 4 anni e 3 anni e 4 mesi. Il pg nel calcolare le sue richieste ha tenuto conto di cinque casi andati in prescrizione nel periodo tra i due gradi di giudizio, l'ultimo lo scorso agosto.

Le parti civili hanno chiesto la conferma della sentenza del Tribunale che nel febbraio dell'anno scorso aveva riconosciuto un risarcimento di 20mila euro per ciascuna delle vittime che hanno perso la vita tra il 2005 e il 2009. Si ritorna il aula il prossimo 24 gennaio per l'intervento delle difese, mentre la sentenza è prevista per il 31 gennaio