L’Alzheimer e il disagio delle famiglie, che devono sapere di non essere sole, saranno al centro del convegno in programma in via Bassi a Codogno, venerdì 29 settembre dalle 15, alla Fondazione opere pie, ideato in collaborazione con il Comune e l’Azienda per i servizi alla persona Basso Lodigiano, per favorire l’integrazione degli ammalati e le cure precoci.
Il titolo dell’evento è quanto ha scritto un ospite del nucleo Alzheimer delle Opere pie, durante l’attività educativa, cioé "Voglio vivere ancora".
"Il nostro percorso comune ha portato al titolo di Codogno “comunità amica della demenza“ per la prima volta nel Lodigiano – spiega Giovanni Grecchi, direttore di Fondazione opere pie –. Lavorando insieme presto avremo anche una Cittadella della salute, un ente unico che possa aiutare a soddisfare certi bisogni. Non ci fermiamo. Ringrazio i partecipanti e i volontari dell’associazione Amici della casa di riposo, diretti da Rosy Rossetti, per quanto fanno, e invito la gente a farsi avanti, in caso di necessità, per essere seguiti sin dall’insorgere della malattia, al ricovero. Abbiamo rafforzato il nucleo Alzheimer e chi accusa demenza, partecipa a molte attività, come l’ormai prossima seconda tappa dei Giochi senza età 2023".
Al convegno, dopo i saluti istituzionali, ci sarà un focus sull’inquadramento epidemiologico e clinico, sui sintomi e i segni, per una diagnosi precoce che diventa vantaggiosa, con tavola rotonda e testimonianze dei familiari.
"Sui bisogni interverrà il team degli infermieri della Fondazione – ha spiegato il direttore sanitario Andrea Lozzi –. E dato che, per i familiari, parlare della propria sofferenza è terapeutico, il regista Paolo Ruffini ci ha anche fatto un bellissimo documentario da mostrare, con toccanti testimonianze". Non mancheranno diverse personalità del settore, in ambito sociale, socio-sanitario e istituzionale. Gianmario Molinari, vice presidente di Asp, ha aggiunto: " È fondamentale sensibilizzare la cittadinanza per una presa in carico precoce".
"Da agosto 2023 nasce, in Fondazione, il Comitato di bioetica. Quando la scienza incontra la coscienza. Lo scopo di un comitato è in primis fare formazione e informazione sui bisogni. Il convegno fa parte di un progetto su cui si lavora da tempo ma è solo agli inizi, coinvolgeremo le istituzioni, per portare avanti un importante discorso".
Paola Arensi