Pavia, 7 ottobre 2023 – Un pugno sferrato in pieno volto a un agente di polizia penitenziaria perché secondo un detenuto di origini straniere non era stato medicato da un infermiere. E’ accaduto ieri nel carcere di Torre del Gallo a Pavia quando un uomo si trovava in infermeria per assumere metadone.
“Continua l’ondata di violenze ai danni del personale di polizia penitenziaria in Lombardia e ancora nulla si sta facendo per sanare questa drammatica situazione” ha commentato Alfonso Greco, segretario regionale per la Lombardia del Sindacato autonomo polizia. “
Grazie all’intervento di altro personale arrivato nell’immediato, si è ripristinato l’ordine e la sicurezza della sezione – ha aggiunto Greco -. Il collega è dovuto comunque ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale San Matteo dove è stato successivamente dimesso con una prognosi di 5 giorni per una contusione al volto e al collo”.
Greco ha sottolineato come “il Sappe auspica che l’Amministrazione si faccia carico della criticità in questione il prima possibile al fine di ripristinare la serenità di tutti gli operatori penitenziari in servizio in Lombardia”.
Anche il segretario generale del Sappe Donato Capece ha espresso solidarietà agli agenti stigmatizzando l'episodio: “Con questi ulteriori eventi critici sale vertiginosamente il numero dei poliziotti coinvolti da detenuti senza remore in fatti gravi. Quest’ultimo episodio deve far riflettere i vertici dell’istituto e della Regione. Ci vuole una completa inversione di rotta nella gestione delle carceri regionali, siamo in balia di questi facinorosi. Facciamo appello anche alle autorità politiche regionali e locali: in carcere non ci sono solo detenuti, vi operano anche umili servitori dello Stato che attualmente si sentono abbandonati dalle istituzioni”. L’auspicio è che ci sia “un celere intervento del governo sulle continue aggressioni al personale ormai all’ordine del giorno”.