
A destra l’ex bomber Simone Tiribocchi col presidente Riccardo Marchini
Un tir per il Città di Brugherio. E il tir in questione è Simone Tiribocchi, ex attaccante in Serie A con Torino, Chievo (con cui gioca i preliminari di Champions League) e Atalanta anche se i gol “veri“, quelli da doppia cifra, li segna in Serie B con le maglie del Siena (16 nel 2002/03) e Lecce (39 in due anni). A dire il vero non scherza nemmeno con la casacca della Dea (27 sigilli in tre campionati).
La sua carriera da allenatore non è mai veramente decollata anche perché da qualche anno è una delle voci “tecniche“ più apprezzate tra Dazn e, oggi, Sport Mediaset. Ha iniziato nel settore giovanile del Vicenza, la sua ultima squadra da giocatore, poi in quello dell’Olbia dove per un mese allena anche la prima squadra in C subentrando a Cossato, poi Chievo e per cinque anni a Monza dove si occupa della crescita degli attaccanti e poi delle Academy.
"Ho lavorato per otto mesi anche con mister Brocchi in Serie B. Del Monza mantengo un bellissimo ricordo. Berlusconi e Galliani in poco tempo hanno portato ai vertici italiani una società dove sembrava di stare dentro una famiglia. Negli ultimissimi tempi certi personaggi hanno rovinato questo equilibrio, i valori umani sono venuti a mancare e per me questo è un aspetto fondamentale, da qui la decisione di cambiare aria".
E Tiribocchi riparte dal basso, quasi dai confini del calcio perché il Brugherio del presidente Marchini ora è in Seconda Categoria e più giù c’è solo la Terza. "Allenavo nelle società affiliate al Monza e quella di Brugherio era una di queste. È un gruppo giovane, bello, sano e mi hanno convinto a restare con loro. La mia è una scelta precisa. Non volevo ripartire da un settore giovanile di un club professionistico, non ci sono progetti che mi convincevano e nemmeno da una Serie D dove tutto è legato al risultato. A Brugherio avrò ampio spazio perché oltre ad allenare la prima squadra sarò una sorta di direttore tecnico del settore giovanile dove mi occuperò della crescita dei piccoli ma anche della formazione degli allenatori, che è da lì che tutto parte".
Tiribocchi potrà quindi proseguire la sua attività da opinionista e soprattutto vivere a Monza, la sua città d’adozione da oramai sei anni e dove dice di trovarsi molto bene.
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