Final Six senza San Giorgio Desio ’79, "colpa anche del polverone sulla ginnastica"

Si sono svolti ieri i sorteggi delle Final Six di Torino del campionato di serie A1 di ginnastica ritmica. Per la prima volta da quando il massimo campionato italiano si decide con questa spettacolare (e adatta alla Tv) formula non ci sarà la San Giorgio ’79 Desio. Che però dopo la tappa del PalaFitLine ha potuto tirare un bel sospiro di sollievo centrando in extremis una salvezza che sembrava compromessa dopo le due prove iniziali.

Passare dal podio a sfiorare la A2 in dodici mesi, come è stato possibile? A clavette ferme ci torna sopra con lucidità la responsabile tecnica Elena Aliprandi. "Sono contenta della reazione che c’è stata in una situazione così delicata. Non voglio peccare di presunzione, l’ho detto anche a loro, ma non sono ginnaste da retrocessione!". Poi fa un po’ la cronistoria. "Purtroppo il campionato è iniziato male a Cuneo e proseguito peggio ad Ancona.

Il fatto che io non sia stata vicino a loro, alla prima tappa ero in giuria e alla seconda addirittura all’estero in qualità di vice-presidente europeo del comitato tecnico, può avere influito. Dopo Ancona ho dato lo scossone e il risultato è arrivato".

Poi la Aliprandi va più a fondo. "Ne parlo ora che prima poteva sembrare una scusa, ma credo che tutto quello che si è detto della ginnastica da ottobre a oggi abbia toccato parecchio anche il nostro team. Essendo a Desio e allenandoci fianco a fianco della squadra Nazionale, abbiamo vissuto sulla nostra pelle il loro star male. Un polverone che non ha fatto bene a tutto il movimento, ma anche a noi. Stiamo parlando di ragazzine molto giovani, non dimentichiamocelo mai…".

Ro.San.