
Alberto Redaelli ha segnato il gol decisivo al 91esimo minuto dell’ultima giornata Allena anche una squadra delle giovanili
Se si scorre la sua carriera c’è il nome di una sola società: la Vis Nova. Sì, perché quella tra Alberto Redaelli e la società di Giussano è la storia di un grande amore che ha toccato il suo culmine in un istante ben preciso: il minuto 91 dell’ultima giornata di campionato 2024/25. Lui si è fatto trovare puntualissimo all’appuntamento, al posto giusto e al momento giusto per spingere in fondo al sacco di testa il pallone della promozione in Eccellenza. La favola perfetta (Redaelli allena anche un gruppo del vivaio).
"Emozione indescrivibile. Punto. Il gol è mio ma è da condividere idealmente con tutti gli altri perché quel gol ce lo siamo meritati tutti. Siamo stati sempre primi in classifica, ci meritavamo un finale del genere…".
Marco Barollo spesso cita il cosiddetto spirito Vis Nova. Di cosa si tratta?
"Per me la Vis Nova è casa, è una seconda famiglia. Tutto è curato nei minimi dettagli fin dal settore giovanile che qui è una priorità assoluta. Sai che se vieni qui a giocare dal punto di vista tecnico avrai qualcosa in più. E poi è sicuramente anche senso di appartenenza".
Da quanto tempo gioca alla Vis Nova?
"Praticamente da sempre pur non essendo di Giussano, ma di Veduggio. Giocavo nella squadretta dell’oratorio del mio paese con i miei compagni di classe. In quinta elementare vengo alla Vis Nova a fare un allenamento. Nazareno, che è un allenatore storico della Vis Nova e Marco Barollo notano subito le mie capacità e vengo preso all’istante. Non me ne sono mai più andato anche perché dopo le giovanili ho la fortuna di fare un paio di anni in Serie D che sono stati molto utili per la mia crescita".
Fedeltà vera. La squadra scende in Promozione, ovviamente in Eccellenza ma anche in D in tanti lo vogliono. Mai avuto dubbi…
"Sì, ora possiamo dirlo. Mi cercavano altri club di categoria superiore ma non ho fatto fatica ad accettare di stare qui. Sono rimasto in Promozione quando altri avrebbero fatto altre scelte. Ho creduto nel progetto, sono orgoglioso di averlo fatto e sono stato ripagato alla grande. Ora pensiamo a giocarci le nostre carte in Eccellenza".
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