Seregno, lunghe code e polemiche alla piattaforma ecologica

Gli ingressi a targhe alterne non bastano, in discarica c’erano 356 persone. I cittadini all’assalto del sindaco sui social: "Così create assembramenti"

La piattaforma ecologica di Seregno è stata presa d’assalto

La piattaforma ecologica di Seregno è stata presa d’assalto

Seregno (Monza Brianza), 10 maggio 2020 - Riapertura della piattaforma ecologica, tutto secondo le previsioni: una lunga coda e, inevitabilmente, polemiche. Anche a Seregno uno dei maggiori desideri dei cittadini con lo scoccare della Fase 2 è stato quello di potere andare alla piattaforma ecologica per buttare via un po’ di rifiuti. Fatte le pulizie durante la permanenza coatta nelle proprie abitazioni, la necessità è stata quella di liberarsi di oggetti inutili.

La previsione di ritrovare tutti in un colpo solo davanti all’ingresso della piattaforma ecologica era troppo facile. Già negli altri Comuni della Brianza si era registrato questo problema. Per questo l’Amministrazione comunale aveva deciso di dimezzare la possibilità di disagio: area aperta, ma utilizzando il sistema delle targhe alterne. Purtroppo non è stato sufficiente per contenere l’assalto nella giornata di giovedì, quando sono stati spalancati i cancelli. "Oggi sono andata in discarica con la targa pari - scrive una cittadina al sindaco Alberto Rossi sulla sua pagina Facebook - ma è stato un incubo. Ho fatto tre tentativi, poi ho aspettato almeno un’ora e mezza. È possibile migliorare questa cosa?". Situazione ben nota al primo cittadino, che ha prontamente replicato: "Lo so e capisco il disagio. Purtroppo è semplicemente il primo giorno dopo due mesi di divieto. Lì alla piattaforma ecologica di pazienza certamente ne serve ancora di più i primi giorni, poi piano piano la coda diminuirà. Oggi, in occasione della prima apertura, sono entrate 356 persone. Un numero altissimo".

Un altro utente, però, chiede un gesto di attenzione in più: "Non si riesce a intensificare il servizio di ritiro a domicilio? Non solo per gli oggetti ingombranti: tutti abbiamo strapulito case e cantine e adesso ci ritroviamo sommersi di oggetti che dobbiamo per forza smaltire in piattaforma. Perché dobbiamo fare code chilometriche per ogni cosa? Ci volete a casa, o in giro responsabilmente, e poi create ingorghi in discarica? In questo clima di incertezze possibile che per una volta non possiate portare i servizi al cittadino?". Più facile a dirsi che a farsi, visto che la gestione della piattaforma ecologica in tutti i Comuni brianzoli è regolata da appalti pluriennali. Tanti hanno cercato di portare piccoli correttivi, ma stravolgere tutto è improponibile. "Sono stato in pattugliamento con il comandante della polizia locale e con l’assessore - spiega il sindaco -. Siamo partiti dalla piattaforma: al primo giorno la coda era inevitabile. Siamo intervenuti a supporto degli operatori della piattaforma e dei cittadini in coda, che ringrazio perché praticamente tutti hanno dimostrato una grande comprensione della situazione. La decisione è stata quella di allungare l’orario di chiusura fino a che la coda non si è smaltita, in modo da servire tutti".